Chiusa Neurologia a Camposampiero

Benazzi: «Un milione di passivo, da febbraio un reparto unico a Cittadella»
IL MANAGER USL. Francesco Benazzi
IL MANAGER USL. Francesco Benazzi
 
CAMPOSAMPIERO.
Piovono critiche e anche offese da tutte le parti sulla testa di Francesco Benazzi per la decisione di riorganizzare il reparto di Neurologia all'ospedale «Pietro Cosma», ma lui va avanti per la sua strada «forte dei numeri e con l'unico obiettivo di una sanità migliore per tutti nell'Alta Padovana».  L'ultimo attacco, in ordine di tempo, Benazzi lo subisce a Borgoricco dove, invitato dal consiglio comunale per discutere del piano di riorganizzazione dell'Usl, è stato "accolto" da una mail firmata e fatta girare in questi giorni dall'ex consigliere comunale Michele Torresin secondo la quale le decisioni del direttore generale vengono prese "a caso" (ma i termini usati da Torresin sono più offensivi) e sono indirizzate alla «soppressione di reparti importanti e in seguito del pronto soccorso» e pertanto meritevoli di «manifestare sopra il tetto dell'ospedale».  Benazzi, in avvio di seduta, ha criticato l'estensore della mail (dandone una definizione, diciamo, poco lusinghiera) e ha chiarito che evita di «querelare per non abbassarmi a questo livello». Superato lo sfogo, il manager Usl, affiancato dal direttore sanitario Sandro Artusi, ha illustrato la riorganizzazione e, rispondendo a Flavio Frasson, promotore dell'iniziativa che chiedeva di valutare la possibilità di mantenere Neurologia a Camposampiero, ha ricordato che «per malattie legate al sistema nervoso, pur avendo due reparti di Neurologia, siamo in perdita di 998.000 euro e che dei 735 ricoveri all'anno in neurologia al «Cosma», ben oltre la metà sono inappropriati e gestibili da un internista. Dobbiamo concentrare il reparto in un unico presidio (Cittadella) fermo restando che i 10 posti letto inseriti in medicina ed il servizio ambulatoriale garantiranno a Camposampiero un'assistenza efficiente come in tutte le altre Usl venete dove c'è una sola neurologia».  Ma la chiusura del reparto viene cavalcata da più parti: sul sito del PD di Camposampiero si legge che «la direzione sta dando le ultime disposizioni per mandare in ferie obbligate gli infermieri e trasferire i medici neurologi a Cittadella» mentre le rsu dell'Usl con Cgil e Cisl hanno diffuso un volantino nel quale spiegano di «essere riuscite a scongiurare la chiusura del reparto già dal 20 dicembre al 15 gennaio e di aver programmato una serie di incontri con la direzione ed assemblee con i lavoratori, anche se l'intento della direzione resta quello di chiudere Neurologia entro febbraio».  «Dopo questa riorganizzazione, approvata dai sindaci e che non penalizzerà Camposampiero, nessuno perderà il posto di lavoro» ha ricordato Benazzi, aggiungendo di aver «nominato il nuovo primario di Urologia: Lucio Laurini, vice di Ugo Lavelli. L'eccellenza di questo reparto continua».  

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova