«Ci apriremo ad altri sport e servirà anche alla città»

Francesco Uguagliati, presidente del Cus, immagina una crescita dell’attività «Copriamo un’area scoperta, faremo più corsi e coinvolgeremo più studenti»

Per l’università e per la città. Sprizza entusiasmo il presidente del Cus Padova, Francesco Uguagliati. In carica dallo scorso novembre, prendendo il testimone da Roberto Zanovello che dopo 12 anni ha dovuto lasciare la guida della polisportiva universitaria per incompatibilità con la carica di consigliere federale Fir, l’ex direttore tecnico della Nazionale di Atletica leggera è convinto che finalmente il centro sportivo universitario diventerà parte integrante della vita sportiva dei padovani. Oltre alle nuove strutture che verranno messe a disposizione degli studenti del Bo, gli impianti dedicati all’ex rettore Luciano Merigliano offriranno molte più occasioni di accesso alla cittadinanza, a partire dalla piscina che sorgerà in una zona della città, quella ad est, che non offre granché in questo senso. «È un progetto che a noi del Cus Padova piace molto, anche perché l’abbiamo accompagnato e sostenuto fin dall’inizio, grazie all’impegno del mio predecessore Roberto Zanovello, che dialogando con l’Università e il Comune ha individuato il modo ideale di ampliare gli spazi a nostra disposizione», sottolinea Uguagliati. «Con lo spostamento di Aps-Acegas, si libera un’area del Comune a poca distanza dal centro che da anni si sperava di rilanciare. Farne una cittadella dello sport, grazie al dialogo nato tra questi tre soggetti con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio, è un grande risultato non solo per la nostra polisportiva e per l’università ma per tutta la città».

«Nella zona centrale», prosegue il presidente del Cus, «non ci sono tanti spazi aperti allo sport. Questo diventerà un polmone sportivo. E con lo spostamento di Scienze Motorie in questa sede la sinergia sarà davvero completa e importante». La realizzazione delle nuove strutture apre le porte ad altre sezioni sportive. «Abbiamo già una sezione triathlon che copre sia nuoto e ciclismo, ma chiaramente con l’ampliamento queste discipline potranno crescere ancora. Per noi le sezioni storiche rimangono, poi ci sarà da vedere quali saranno le richieste dell’università, in base anche alle indicazioni degli studenti. L’anno scorso ad esempio abbiamo iscritto una squadra di basket, formata interamente da universitari e l’anno prossimo sarà il turno della pallavolo. L'offerta sportiva per gli studenti è sempre più ampia, non solo come possibilità di fitness e tempo libero ma anche a livello agonistico. E d’altronde è la nostra caratteristica, perché anche le squadre storiche come il rugby e l'hockey sono composte in gran parte da iscritti all’università». E per i normali cittadini ci sarà la piscina sempre aperta. «E questo è un primo fatto importante. Oggi offriamo già corsi di vario tipo aperti alla cittadinanza. Con più spazi, aumenteremo l’offerta».

Simone Varroto

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