Cicapfest, a Padova il festival della scienza e della curiosità

Tre giorni di incontri d'alto livello, conferenze e workshop perché le bufale sono sempre esistite anche se non si chiamavano fake news. Piero Angela mattatore al teatro Verdi. Il mattino è media-partner, biglietti in esclusiva per i nostri lettori

 

PADOVA. Una bussola per navigare sicuri nel grande mare dell’informazione evitando le pericolose secche delle fake news e della pseudoscienza. Dopo il successo dello scorso anno dell’edizione numero zero, il CICAP Fest arriva a Padova, da venerdì 14 settembre a domenica 16 settembre (inaugurazione giovedì 13 sera), con una ricca prima edizione che avrà come filo conduttore “Scienza, verità e bugie della vita quotidiana”.

Promosso dal CICAP, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze che a Padova ha la sua sede storica, in collaborazione con il Comune di Padova e l’Università degli Studi di Padova, con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Padova e dell’Istituto Superiore della Sanità, con Partner Istituzionali come Istituto Mario Negri, Fondazione Umberto Veronesi, Fondazione Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, Orto botanico di Padova e il MUSME, Museo di storia della medicina, la Fondazione Antonveneta come Partner, Coop Alleanza 3.0 e di I.N.D.I.A. come Sponsor, e con la Media partnership del mattino, Focus, Il Bo Live e PLaNCK!, questa prima edizione del CICAP Fest mira a fornire al pubblico punti di riferimento e strumenti di indagine acquisiti dalla scienza per orientarsi tra verità e bugie del vivere quotidiano.



E lo farà con la collaborazione di alcuni tra i più bei nomi della divulgazione, della scienza e del panorama culturale italiano, tra i quali il giornalista e fondatore del CICAP Piero Angela, lo psicologo inglese ed esperto di “quirkologia” (la scienza dell’insolito quotidiano) Richard Wiseman, il farmacologo Silvio Garattini, il neuroscienziato Sergio Della Sala, la paleoantropologa Silvana Condemi, il genetista Guido Barbujani, la psicologa Caroline Watt, il filosofo della scienza Telmo Pievani, la patologa Antonella Viola, il genetista Francesco Cavalli Sforza e tantissimi altri studiosi provenienti dalle più importanti università italiane e straniere, con ospiti in arrivo da Inghilterra, Stati Uniti, Francia e Marocco. E poi ancora grandi nomi della cultura e dello spettacolo come Pif, Raul Cremona, Enrica Bonaccorti, Marco Malvaldi, Alfredo Castelli, Federico Taddia e tanti altri.

Il CICAP Fest si svolgerà da venerdì 14 settembre a domenica 16 settembre (con una serata di benvenuto giovedì 13 al Teatro Ruzante) trasformando il centro storico in una palestra intellettuale dove stimolare la propria curiosità, esercitare il proprio senso critico e coltivare un costante senso di meraviglia. Il festival, infatti, si svolgerà contemporaneamente su più sedi, tra cui Palazzo Bo, Orto botanico, Palazzo Moroni, MUSME, Teatro Ruzante, Teatro Verdi, Caffè Pedrocchi, Galleria Cavour, oltre che nelle strade del centro.

Il programma completo del festival è online al sito cicapfest.it e allo stesso indirizzo è possibile iscriversi agli eventi a pagamento, mentre per gli eventi gratuiti sarà possibile partecipare nei giorni del festival fino a esaurimento posti.

Ai lettori del nostro giornale sono riservati biglietti gratuiti per gli eventi più importanti, li potete trovare collegandovi qui al nostro portale.




I “ferri” del mistero: workshop per imparare l’arte del disinganno

Per chi preferisce un approccio pratico, sono inoltre previsti, presso l’Archivio Antico di Palazzo Bo, numerosi workshop dedicati all’indagine di tutto ciò che appare misterioso o inspiegabile. La partecipazione ai workshop è possibile secondo le modalità che saranno indicate al sito cicapfest.it I workshop sono indicati per approccio tematico nel documento qui sotto. In laboratorio con la lente della scienza.

Rivolti a bambini, ragazzi e studenti, i laboratori del CICAP Fest sono un percorso parallelo alle conferenze, agli incontri e agli spettacoli, dove mettersi alla prova con esperimenti e giochi legati alla scienza, al mistero, alla magia e alle bufale. I temi e gli approcci dei laboratori, che si volgeranno negli spazi dell’Orto botanico, sono molto i più svariati.


Il programma

Ospite d’onore del CICAP Fest è Piero Angela, il giornalista e divulgatore al quale si deve la fondazione del CICAP. Una storia che sarà ripercorsa sabato 15 settembre alle 12 – a Palazzo Bo e in collegamento streaming presso tutte le sedi del festival – quando Piero Angela presenterà la nuova edizione, curata dal CICAP, del suo Viaggio nel mondo del paranormale, la prima inchiesta scientifica sui fenomeni paranormali condotta in Italia.

La stessa sera, alle 21.00 al Teatro Verdi, Piero Angela incontrerà Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif,  conduttore televisivo e radiofonico, attore e regista cinematografico, per raccontare il suo lungo viaggio.

«È stato un viaggio davvero lungo, pieno di storie interessanti» dice Angela. «La mia professione mi ha permesso di incontrare tante persone e di scrivere. E io l’ho fatto sempre cercando di diffondere non solo la cultura scientifica, ma soprattutto la mentalità scientifica, cosa che manca nel nostro paese. L’ho fatto in televisione, certo, ma anche attraverso i libri e tante altre iniziative, anche dentro il mondo della scuola. Quanto sarà ancora lungo questo viaggio non lo so... al mio prossimo compleanno - il 22 dicembre - qualcuno mi dirà: “Auguri per i tuoi primi 90 anni”. Sicuramente finirà prima, anche se esiste una seconda vita: quella che ci permette di continuare a vivere attraverso i ricordi delle persone. Poi oggi basta un bottone per rivedere Clark Gable cavalcare cavalli e  sedurre donne... e credo sarà così anche per me».



L’incredibile quotidiano di Richard Wiseman

Dalla vita piena di eventi e incontri straordinari come quella di Piero Angela a quella perfettamente normale, ma comunque ricca di sorprese inaspettate, del vivere quotidiano. Il CICAP Fest è lieto di ospitare venerdì 14 settembre alle 17, all’Auditorium dell’Orto botanico, il celebre psicologo inglese Richard Wiseman, celebre per i suoi video virali su YouTube, dove insegna a decine di milioni di persone a vincere ogni tipo di scommessa o a scoprire il lato bizzarro della vita, a cui ha dedicato una disciplina da lui battezzata “Quirkologia”.

Wiseman, professore alla University of Hertfordshire, è anche un mago, uno scettico e autore di libri bestseller tradotti anche in italiano. «La mia docenza» spiega Wiseman «è nella comprensione pubblica della psicologia, dunque è il mio lavoro osservare gli aspetti più interessanti e curiosi della psicologia umana per poi trovare modalità divertenti e insolite per farli arrivare al pubblico. E poi sono sempre stato affascinato dalla magia, che permette di imparare come funziona la mente. Alla fine, è un gioco di equilibrio tra la semplificazione, che va bene, e la banalità, che non va mai bene. Lo scopo è quello di semplificare al punto da incuriosire le persone e portarle a capire qualcosa di più su come funziona il mondo e la mente delle persone». Una modalità di lavorare che descrive bene anche gli obiettivi del CICAP Fest.

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Complotti, leggende metropolitane e bufale

La “post-verità” è stato il tema conduttore dell’edizione numero zero del CICAP Fest ma bufale, fake news, leggende metropolitane e teorie della cospirazione non sono certo una novità e sono sempre tra di noi.

Ecco perché il festival se ne occuperà nella sessione “Beato chi ci crede!”, moderata dalla giornalista Silvia Bencivelli, che si terrà all’Auditorium dell’Orto botanico venerdì dalle 14.30, con le riflessioni del filosofo Maurizio Ferraris, fondatore del nuovo realismo in contrapposizione agli eccessi del postmodernismo, il ricercatore Walter Quattrociocchi, autore di importanti lavori sulla diffusione delle fake news e la polarizzazione del pubblico, e lo scrittore per ragazzi Daniele Aristarco, autore di Fake. Non è vero ma ci credo.

All’incontro interverrà anche Enrico Bucci, vero e proprio “detective delle frodi scientifiche” per il gruppo Nature, la più importante testata scientifica al mondo, che prenderà in esame l’intero “corpo” di pubblicazioni che, secondo gli omeopati, dimostrerebbe l’efficacia di questa terapia non riconosciuta dalla scienza. I risultati saranno sorprendenti.

Sabato e domenica mattina, poi, la giornata si aprirà al Caffè Pedrocchi con una rassegna stampa sui temi del festival presentata da Margherita Fronte e Marco Ferrari, giornalisti del mensile Focus, insieme ad alcuni degli ospiti del CICAP Fest.

Per chi preferisce un approccio pratico, sono inoltre previsti, presso l’Archivio Antico di Palazzo Bo, numerosi workshop dedicati all’indagine di tutto ciò che appare misterioso o inspiegabile.

Venerdì 14 settembre alle 14 sarà la volta di “Come riconoscere leggende urbane e teorie del complotto” con il giornalista Paolo Attivissimo, vera e propria star del debunking online, e lo psicologo sociale, e Vicepresidente del CICAP, Lorenzo Montali, tra i principali esperti nel campo delle leggende metropolitane. Sabato alle 14.30, inoltre, Attivissimo presenterà, in Aula Nievo a Palazzo Bo, la “Cassetta degli attrezzi del debunker”, una collezione di stratagemmi utili per riconoscere bufale e fantasie sul web.

Complotti e congiure, tuttavia, non sono solo immaginari. Una panoramica sulle vere congiure e sul complottismo nella storia sarà affrontato dallo storico Marco Ciardi venerdì pomeriggio alle 14 al Teatro Botanico in una sessione dedicata ai misteri della storia, dove non mancherà il mito della Terra piatta di cui parlerà Rodolfo Rolando, le sempreverdi profezie di Nostradamus affrontate dallo studioso Paolo Cortesi, per concludere con il paleopatologo Francesco Galassi, indicato dalla rivista americana Forbes come «uno degli scienziati “Under 30” che cambieranno l’Europa», che si occuperà della presunta fuga di Hitler al termine della Seconda guerra mondiale.

Di storia delle fake news, e di fake news nella storia, si parlerà ancora sabato, a partire dalle 10 nella Sala Anziani di Palazzo Moroni, con la storica Elena Iorio, in compagnia del chimico Simone Angioni, che ripercorrerà una delle bufale più diffuse, quella delle scie chimiche, mentre Roberto Vanzetto spiegherà quando e perché anche le notizie vere possono rivelarsi false.

Infine, anche nel secolo dei Lumi, il Settecento, c’era chi si serviva della scienza per smentire false credenze e bufale, come racconterà Sofia Talas in un intervento, venerdì 14 alle 17.00 presso l’Aula Rostagni del Dipartimento di Fisica e Astronomia, preceduto alle 15.30 da una visita guidata ai Musei storici di Fisica e Zoologia.

 

Bufale come piovesse

Tra le bufale più insidiose e pericolose ci sono sicuramente quelle sulla salute, tra false credenze scientifiche – come quelle riguardanti i vaccini – e presunte terapie alternative. Un tema sul quale il CICAP è da sempre molto attento, rinnovando i propri sforzi con il progetto CICAP Med, che raduna decine di specialisti in Italia e in Europa e che sarà presentato durante la giornata di sabato al MUSME, il Museo di storia della medicina, da Eleonora Galmozzi.

Nel corso della giornata di incontri sulla salute, moderati dalla giornalista e medico Roberta Villa e dalla science writer Anna Rita Longo, prenderanno la parola Alessandro Conte, coordinatore del progetto “Dottore ma è vero che…?” della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, il chirurgo Salvo Di Grazia, molto conosciuto per i suoi libri e il suo blog “Medbunker” dedicato alla pseudo medicina, Matteo Marconi dell’Istituto Superiore di Sanità, Elena Dogliotti della Fondazione Veronesi e Ulrike Schmidleithner coordinatrice del sito VaccinarSì.

Il naturale è sempre buono?

Uno dei miti più tenaci riguardanti la salute è la supposta “bontà della natura”, e la conseguente pericolosità di tutto ciò che è “artificiale” e “chimico”. E proprio dell’idea (infondata) che il naturale sia sempre buono si parlerà sabato, a partire dalle 9.30 al Teatro Botanico, con il chimico Silvano Fuso, autore di Naturale=buono?, il biologo Renato Bruni, con un intervento dedicato ai miti e alla realtà degli integratori e delle tanto decantate piante della salute, il filosofo della scienza Fabio Meliciani sulle controversie legate allo zucchero, tra eccessi, mezze verità, interessi e dati nascosti tenterà di scoprire i contorni di una dolce storia dal finale amaro.

Il fisico Piero Martin e la giornalista scientifica Alessandra Viola sveleranno tutto quello che non sappiamo sui rifiuti, cosa e quanto sprechiamo, quanto vale ciò che finisce nel cestino, nelle fogne o in discarica e che cosa ci si potrebbe fare (o già ci si fa).

Pier Luigi Gaspa, biologo ed esperto nel campo del fumetto, concluderà la mattinata affrontando un tema a cui ha dedicato un libro insieme al filosofo della scienza Giulio Giorello: un viaggio nel giardino botanico del fantastico di ogni tempo: dalle piante alchemiche medievali alle pozioni di Harry Potter, dal Barbalbero del Signore degli anelli, passando per la selva oscura di Dante e l’agnello vegetale della Tartaria, fino ad arrivare... all’Albero della Vita del film Avatar.

Trabocchetti della vita quotidiana

La nostra vita quotidiana è ricca di misteri o quantomeno di fenomeni da indagare, a iniziare dalle nostre cucine. Della scienza in tavola ci parleranno a Palazzo Bo Fabio Meliciani, venerdì pomeriggio (Aula Nievo), e poi anche in un workshop sulle fake news in campo alimentare organizzato insieme a Coop Alleanza 3.0 (presso il punto vendita COOP, Viale della Pace 32 Padova), e
Renato Bruni, sabato a Palazzo Bo, per svelare misteri come il fatto che i pomodori del supermercato spesso non sanno di nulla.

Il celebre scrittore Marco Malvaldi, creatore della serie dei “Delitti del Bar Lume”, che è anche chimico, ci condurrà invece in un viaggio sorprendente all’interno della chimica della vita quotidiana. La food writer Sara Porro condividerà invece bufale e false credenze legate alla gravidanza e vissute anche sulla propria pelle.

Ad aprirci le porte del mondo della cosmetica con i suoi miti e i suoi inganni ci sarà la biotecnologa Beatrice Mautino, autrice del bestseller Il trucco c’è e si vede, mentre con lo psicologo Paolo Legrenzi scopriremo i meccanismi mentali per cui gestiamo male i nostri risparmi. Sempre in tema economico, venerdì alle 17 a Palazzo Moroni lo psicologo Massimo Bustreo ci introdurrà al fascino indiscreto del denaro, mentre Veronica Padovani, venerdì alle 14.30 a Palazzo Bo, ci insegnerà a trovare tracce del passato nascoste sotto i nostri occhi, ovvero nell’architettura delle nostre città.

Tuttavia, ogni qualvolta ci chiediamo cosa mangiare, in che modo amare, o semplicemente come fare a essere felici, ci stiamo in realtà domandando come condurre nel migliore dei modi la nostra vita. Ma dove possiamo trovare, nel mondo di oggi, risposte valide?

Il filosofo Massimo Pigliucci proporrà, sabato dalle 17 a Palazzo Bo, di non cercarle in lontane tradizioni spirituali orientali, ma di trarre ispirazione dall'antica e più prossima filosofia che guidava Seneca e il grande imperatore Marco Aurelio: lo stoicismo.



Scienza e meraviglia


Ma il CICAP Fest non vuole solo mettere in guardia contro i trabocchetti e le bufale della vita quotidiana. Bensì, intende stimolare la curiosità e il senso di meraviglia dei suoi partecipanti, a partire già dalla serata di benvenuto che anticiperà l’apertura ufficiale del festival, giovedì 13 settembre al Teatro Ruzzante alle 21 il docente di fisica e giocoliere Federico Benuzzi ci accompagnerà nel magico mondo della “fisica sognante”, aiutandoci a scoprire le leggi della natura attraverso la spettacolare arte della giocoleria.

Grande meraviglia hanno suscitato, e suscitano ancora, le spettacolari immagini di 2001: Odissea nello spazio, il capolavoro fantascientifico di Stanley Kubrick che, a cinquant’anni dall’uscita nelle sale, sarà presentato, venerdì alle 18 al Teatro botanico, da Paolo Attivissimo, Marco Ciardi e Fabio Pagan, appuntamento preceduto alle 16.30 da un altro momento di grande meraviglia, un inedito incontro tra Martin Mystère, celebre protagonista Bonelli del fumetto d’avventura uscito dalla penna di Alfredo Castelli, e il Grande Zirmani, ciarlatanesco personaggio creato dalla fantasia del prestigiatore e comico Raul Cremona.
 
Un tocco di magiaLa magia, intesa come arte dell’illusione, accompagna da sempre la storia del CICAP. Grandi prestigiatori come Silvan e James Randi, da sempre al fianco del Comitato, hanno più volte dimostrato come anche gli scienziati più in gamba possano rivelarsi inermi di fronte ad abili ingannatori

e come solo l’occhio esperto di un creatore di illusioni sia in grado di smascherare le truffe di certi ciarlatani.

Per questo, al CICAP Fest l’illusionismo sarà ampiamente rappresentato. A partire da una serata speciale al Teatro Verdi, venerdì 14 dalle ore 21.00, condotta proprio da Raul Cremona e che vedrà come “special guest” Vanni de Luca, autentico uomo moderno delle meraviglie, capace di ricordare centinaia di pagine di un libro, risolvere in pochi secondi complicatissimi enigmi matematici, scrivere e parlare al contrario, risolvere il cubo di Rubik mentre declama a memoria canti della Divina Commedia scelti dal pubblico. Un trionfo del multitasking umano che ha del prodigioso.

Insieme a loro, alcuni pilastri della magia italiana come Marco Aimone, presidente del Circolo amici della magia di Torino, capace di unire abilità tecnica e sense of humour, Pino Rolle, tra i massimi esponenti della magia con le monete, Mario Raso, tra gli ultimi esponenti nell’arte delle “ombre cinesi”, e Carlo Faggi, che ha insegnato la magia a una generazione di maghi con Stupire, la prima (e unica) serie dedicata ai giochi di prestigio uscita in edicola.

Come sempre al CICAP Fest, alla meraviglia per gli occhi e per la mente, si accompagna anche una parte pratica, dove chi lo desidera può imparare a ricreare alcune delle magie e delle illusioni più sorprendenti che saranno insegnate in un workshop speciale di magia, sabato a partire dalle 14.00, presso il Teatro botanico dell’Orto, proprio dai protagonisti “magici” del CICAP Fest: Marco Aimone, Vanni de Luca, Carlo Faggi, Mario Raso, Pino Rolle e la “special guest” Richard Wiseman, a cui si aggiungeranno altri tre maghi tra i più brillanti del panorama italiano, come Francesco Busani, Gianfranco Preverino e Alex Rusconi, impegnati anche a stupire il pubblico durante gli intervalli tra le conferenze, e l’antropologo forense Matteo Borrini, socio del prestigioso Magic Circle di Londra, che interverrà anche a Palazzo Moroni per raccontare le sue indagini antropologiche sulle leggende di vampirismo. A concludere la magica giornata, una lecture speciale per gli appassionati di giochi di prestigio curata da Raul Cremona.

Non tutto quello che vedi è reale

Il confine tra realtà e illusione, come i prestigiatori sanno bene dimostrare, è spesso molto sottile.Un altro mondo che ci permette di scoprire in prima persona come i nostri sensi riescono a ingannarci è quello delle illusioni ottiche. A esse è dedicato “L’Illusionarium” presso la Galleria Cavour, un vero e proprio percorso interattivo tra realtà e finzione, evidenze e inganno, realizzato dall’illusionista Carlo Faggi, che farà anche da guida ai visitatori. Si scoprirà in prima persona quanto è potente la capacità di autoinganno del nostro cervello e quali sono i trucchi adatti a stimolarla.

A integrazione della mostra, sul palchetto del Caffè Pedrocchi verrà realizzata dallo “street artist” Fabio Maria Fedele una grande illusione ottica tridimensionale che permetterà ai passanti di realizzare sorprendenti selfie. Daniela Ovadia, condirettore del Neuroscience and Society Lab dell’Università di Pavia, contribuirà a chiarirci le idee, in un incontro sabato alle 16.30 a Palazzo Moroni, sul perché il cervello sia irragionevole e renda così difficile all’uomo fare scelte razionali.

La “cattiva” scienza “Esploriamo i misteri per raccontare la scienza” è il motto del CICAP, ma non sempre si tratta di un racconto edificante: gli scienziati a volte sbagliano e a volte imbrogliano ed è giusto raccontare anche errori e truffe, come si farà nel corso dell’incontro “Quando la scienza dà i numeri”, sabato alle 14.30 all’Auditorium dell’Orto botanico, moderato dal giornalista scientifico Pietro Greco, caporedattore de IlBoLive, voce dell’Università di Padova.

Durante l’incontro Silvano Fuso si occuperà dei purtroppo non pochi strafalcioni commessi dai premi Nobel, Luigi Garlaschelli e Alessandra Carrer parleranno dei cosiddetti “scienziati pazzi”, quando cioè la ricerca sconfina nella follia, Luca Perri spiegherà l’utilità dell’inutilità scientifica, raccontando alcuni protagonisti degli IgNobel, i celebri premi dedicati alle ricerche più “strane, divertenti e persino assurde”, e infine il matematico Maurizio Codogno che parlerà anche lui di numeri, intesi come quelli della matematica, e della loro presenza nella letteratura, nell’arte, nelle canzoni, nei fumetti e nella cultura popolare.

Tuttavia, chi meglio di Frankenstein simboleggia la scienza fuori controllo? E proprio al mito del dottore e della sua creatura il CICAP Fest dedica un approfondimento, sabato alle 17 all’Auditorium dell’Orto botanico, con letture dell’attrice e conduttrice Enrica Bonaccorti e interventi di Marco Ciardi, Pier Luigi Gaspa e Alfredo Castelli.

Opportunità e limiti della scienza

Dei limiti  del pensiero scientifico e del suo rapporto con la nostra società democratica si occuperà invece l’incontro “Scienza, libertà e democrazia”, domenica alle 10.30 a Palazzo Bo, moderato da Daniela Ovadia, con il biologo e giornalista Antonio Scalari, il sociologo Giuseppe Pellegrini, presidente di Observa, osservatorio sulla scienza nella società e il filosofo Massimo Pigliucci, del CUNY-City University College di New York, che affronterà il rischio che si corre se si smette di essere critici anche nei confronti della scienza.

“Capire o credere? Opportunità e limiti della scienza” è il titolo della sessione a cui, venerdì alle 11 all’Auditorium dell’Orto botanico, parteciperanno il farmacologo Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri di Milano, che affronterà l’importanza per la scienza, e non solo, di distinguere fatti e opinioni; il filosofo Telmo Pievani che spiegherà le ragioni evoluzionistiche che ci portano a credere anche in assenza di prove, e l’immunologa Antonella Viola che parlerà del delicato equilibrio tra scienza e comunicazione.

Antonella Viola parteciperà inoltre, con Enrica Bonaccorti, Raul Cremona e Sergio Della Sala, neuroscienziato all’Università di Edimburgo e presidente CICAP, alla discussione “Dal fascino dell’ignoto al sopravvento dell’ignoranza” che si terrà domenica mattina alle 9.30 all’Auditorium dell’Orto botanico e sarà moderata dal conduttore e autore televisivo e radiofonico Federico Taddia.

Il piacere della conoscenza

Dalle 11 di domenica, sempre all’Orto botanico, si potrà apprezzare il piacere della scoperta e della conoscenza. Lorella Carimali, professoressa del Liceo Scientifico “Vittorio Veneto” di Milano, riconosciuta tra i 50 migliori docenti al mondo, ci inviterà a superare gli stereotipi sessisti sulla matematica, Amedeo Balbi,  astrofisico e divulgatore, ci racconterà perché gli scienziati sono dei veri e propri cercatori di meraviglia, Gaspare Polizzi, storico della filosofia e della scienza, tra i maggiori studiosi di Giacomo Leopardi, ci mostrerà un Leopardi “scettico ragionato e dimostrato”, infine il fisico Piero Martin tesserà un coinvolgente elogio del dubbio.

Conoscere il mondo, però, significa prima di tutto conoscere l’uomo, la sua storia e la storia delle specie a lui vicine, come i Neandertal, di cui ci parlerà la paleoantropologa dell’Università di Aix-Marseille in Francia Silvana Condemi durante l’incontro, moderato dal giornalista scientifico Piero Bianucci, “La straordinaria storia dell’uomo” che si terrà sabato alle 9.00 all’Auditorium dell’Orto botanico e al quale parteciperanno alcuni dei più importanti studiosi del tema, come l’antropologo Giorgio Manzi e i genetisti Francesco Cavalli Sforza e Guido Barbujani.

Barbujani interverrà anche venerdì pomeriggio a Palazzo Bo, raccontandoci la straordinaria storia delle migrazioni umane degli ultimi sei milioni di anni, mentre Manzi ci aggiornerà sulle ultime scoperte nel campo dell’evoluzione umana domenica mattina alle 10 a Palazzo Bo, e ancora Condemi racconterà il suo lavoro di ricerca sui Neandertal anche sabato pomeriggio a Palazzo Bo.

Raccontare la scienza, e riuscire a farlo nel modo più efficace per raggiungere un pubblico ampio, riuscendo a coinvolgerlo e ad affascinarlo, non è un’impresa semplice. Ne discuteranno, domenica alle 10 al Teatro Botanico, alcuni dei più importanti divulgatori scientifici italiani: Piero Bianucci, Pietro Greco, Marco Ferrari, Margherita Fronte, Luca Perri e Roberta Villa.

Come “non” va raccontata la scienza, invece, lo spiegherà in maniera esilarante Francesco Lancia, attore e autore radio-televisivo, ogni giorno in diretta con il Trio Medusa a Radio Deejay per “Chiamate Roma Triuno Triuno”, con i suoi improbabili documentari di “scienza approssimativa” intitolati: “QUARCH: Viaggio nell’incompetenza”, previsti a sorpresa nel corso del
CICAP Fest.

Massimo Polidoro con Piero Angela
Massimo Polidoro con Piero Angela


Misteri sotto la lente di ingrandimento

Nato per smascherare bufale e truffe pseudoscientiche, il CICAP non potrà far mancare nel suo festival il mondo dei misteri, ovviamente da indagare. Si inizia ovviamente dal paranormale, al quale sarà dedicato un incontro sabato mattina, dalle 10 a Palazzo Bo, moderato da Massimo Polidoro, giornalista, scrittore e segretario CICAP, con lo storico Francesco Paolo de Ceglia, che racconterà la celebre medium italiana Eusapia Palladino, di cui ricorre il centenario della morte; la psicologa Caroline Watt dell’Università di Edimburgo, titolare dell’unica cattedra universitaria di parapsicologia al mondo, la Koestler Chair of Parapsychology, che esplorerà le esperienze ai confini della morte, e lo stesso Massimo Polidoro che ripercorrerà l’attività di smascheratore di medium del grande Houdini, al quale dedica il libro Houdini. Il mago dell’impossibile.

Di paranormale si parlerà anche domenica mattina a Palazzo Moroni con Giuliana Galati, giovanissima fisica nucleare all’Università di Napoli, che ci introdurrà al mistero degli antichi astronauti e Armando de Vincentiis che ci racconterà le esperienze apparentemente paranormali della vita quotidiana, dai deja vu ai sogni premonitori.

Le verità e le leggende sui vampiri saranno il tema che Matteo Borrini affronterà sabato alle 15 a Palazzo Moroni, accompagnato da Amedeo Balbi che affronterà il cosiddetto “paradosso di Fermi”, vale a dire: se esistono civiltà extraterrestri, dove sono tutti quanti? Mentre sabato pomeriggio, a Palazzo Bo, il naturalista Lorenzo Rossi, coordinatore di criptozoo.com, ci accompagnerà alla scoperta dei misteri zoologici.

A smontare l’astrologia ci penserà il fisico Stefano Bagnasco, venerdì alle 17 a Palazzo Moroni, insieme a Francesco Paolo De Ceglia che invece svelerà perché San Gennaro “non fa più  miracoli”. E a proposito dei rapporti tra religione e pseudoscienza, sabato alle 16.30 interverranno a Palazzo Bo il genetista Francesco Cavalli Sforza, con “L’inganno delle religioni”, e il filosofo Stefano Bigliardi dell’Università Al Akhwayn di Ifrane, in Marocco, sul complesso rapporto tra Islam e pseudoscienza.

Per chi preferisce le indagini sul campo, saranno disponibili numerosi workshop del CICAP Fest per scoprire e affinare “i ferri del mistero” all’Archivio antico di Palazzo Bo: venerdì dalle 16.30 Francesco Grassi, Simone Angioni e Marco Morocutti spiegheranno come andare a caccia di Ufo, come indagare castelli infestati e come realizzare cerchi nel grano; sabato alle 10 Luigi Garlaschelli, Matteo Borrini e Armando de Vincentiis spiegheranno come si indaga l’incredibile dei fenomeni soprannaturali, dalle statue che piangono alle stigmate, dalle reliquie “miracolose” alle possessioni; alle 15 Andrea Ferrero e Stefano Bagnasco racconteranno come usare il metodo scientifico come strumento per affrontare il mondo del mistero.

Silvano Fuso e Marco Ciardi terranno poi domenica mattina un workshop rivolto in particolar modo agli insegnanti, dove condividere strumenti su come insegnare lo spirito critico ai ragazzi, in considerazione del fatto che il Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca ha di recente riconosciuto il CICAP quale ente formatore accreditato.

Chi desidera scoprire come combattere con la matematica le insidie del gioco d’azzardo, avrà l’occasione di farlo sabato 15 a Palazzo Bo con Nicola Parolini e Chiara Andrà del Politecnico di Milano, moderati da Andrea Plazzi di Comics&Science e con i disegni “in diretta” di Gabriele Peddes. Per chi vuole scoprire come si comporterebbe in situazioni eticamente difficili da affrontare, può unirsi a Marco Annoni della Fondazione Veronesi per il workshop “L’arte del disaccordo morale”, sabato alle 16.30 e domenica alle 10 sempre a Palazzo Bo.

L’inviato di Striscia la Notizia Moreno Morello, spesso impegnato a dare la caccia a truffatori e ciarlatani del mondo dell’occulto, condividerà all’Auditorium dell’Orto botanico, sabato 15 alle 11.00, le sue esperienze non sempre tranquille sulle tracce degli imbroglioni.

Le curiosità non finiscono mai

Chi avesse ancora sete di curiosità, potrà rinfresarsi con altri numerosi incontri, tra i quali quello con Vanni de Luca, domenica alle 10 a Palazzo Bo, dove insegnerà come ricordare tutto: dalla lista della spesa ai nomi dei conoscenti occasionali; seguito da Alfredo Castelli, creatore di Martin Mystere, che condividerà il piacere e il divertimento di creare mondi impossibili. Il matematico Maurizio Codogno ci racconterà i paradossi della scienza, sabato mattina al Bo, mentre Silvia Bencivelli ci presenterà il suo primo romanzo Le mie amiche streghe, dove la protagonista si trova a dover far convivere la sua razionalità con l’irrazionalità delle amiche.

Ancora il fisico Marco Nava presenterà venerdì pomeriggio a Palazzo Bo il progetto di “Chiedi le prove”, voluto dal CICAP per incoraggiare le persone a verificare le notizie e le dichiarazioni pubbliche, fatte da aziende, politici, celebrità o istituzioni, non supportate da prove.


Dedicato ai ragazzi



Rivolti a bambini, ragazzi e studenti, i laboratori del CICAP Fest sono un percorso parallelo alle conferenze, agli incontri e agli spettacoli, dove mettersi alla prova con esperimenti e giochi legati alla scienza, al mistero, alla magia e alle bufale.

I temi e gli approcci dei laboratori, che si svolgeranno negli spazi dell’Orto botanico, sono molto vari. Si va dagli incontri dedicati all’avventura della scienza, come l’estrazione del DNA e lo studio dei poteri delle piante medicinali curati dall’Orto a quelli dedicati al lavoro di verifica delle notizie e al racconto della scienza, a cura di Accatagliato e PLaNCK!.

E poi l’esplorazione del nostro sistema immunitario per scoprire, attraverso “giochi di ruolo” e materiale interattivo, l’importanza delle vaccinazioni, a cura della Fondazione Veronesi. La scoperta dei trucchi di magia realizzabili con un mazzo di carte (in regalo a ogni partecipante) curato dal Circolo amici della magia di Torino.

Come funziona la ricerca degli “animali fantastici”, tra fantasia e realtà, bufale e leggende, a cura di Lorenzo Rossi e Orango. Quindi un viaggio nel cibo per smontare i falsi miti sull’alimentazione con le regole per seguire una corretta alimentazione, a cura di Coop Alleanza 3.0. E ancora un’esplorazione per diventare detective di notizie, imparando a riconoscere fake news e verità a cura di Daniele Aristarco.

Info pratiche

Che cosa è il CICAP.
Il CICAP (Comitato italiano controllo affermazioni sulle pseudoscienze) è un’associazione educativa e pedagogica, fondata nel 1989 da Piero Angela e da altre personalità del mondo della scienza e della cultura tra cui Margherita Hack, Umberto Eco, Rita Levi Montalcini, Carlo Rubbia e Umberto Veronesi, per favorire la diffusione di una mentalità scientifica e contrastare pseudoscienze, irrazionalità e superstizione. Il lavoro formativo del CICAP è riconosciuto dal Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca. Il suo sito è www.cicap.org ed è presente sulle principali piattaforme social: Facebook, Instagram, Twitter, oltre che su YouTube e Telegram.

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