Ciechi: ente inutile, stipendio d'oro
La denuncia di Cervellin: al direttore un assegno da 40 mila euro

Sergio Gobbo
PADOVA. Tecnicamente è una semplice associazione privata nata per la «promozione della Salute e della Vita sociale dei ciechi e degli ipovedenti». Di fatto, il «Centro Polifunzionale Regionale» (con sede a Padova in via Braille 3, interno 2) è una realtà capace di ottenere un contributo di oltre 200 mila euro l'anno dalla Regione Veneto. In organico ci sono due segretarie part-time e un direttore, a cui va un compenso che varia tra i 35 e i 40 mila euro l'anno: quasi un quarto del contributo regionale. Poi c'è un direttivo, un presidente a cui spettano rimborsi spese e una serie di professionisti pagati con incarichi esterni. In un periodo di crisi e quindi di forti tagli, c'è chi pone un grosso punto interrogativo sull'utilità di questa struttura. Ed è proprio un cieco: Davide Cervellin, l'imprenditore di Loreggia, ex membro del Cda del Configliachi.
IL CENTRO.
Il Centro polifunzionale regionale per la promozione della Salute e della Vita sociale dei ciechi e degli ipovedenti nasce con atto costitutivo notarile il 21 novembre 2006 da una profonda intesa tra l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e l'istituto Luigi Configliachi per i minorati della vista. Nel 2006 c'è l'atto costitutivo, a maggio 2007 l'associazione inizia a operare nel territorio e a gennaio 2008 viene individuata la sede in via Braille 3, in uno stabile di proprietà dell'istituto Configliachi. Ancora prima di avere una sede, a febbraio 2007, il presidente Giuseppe Scalise nomina direttore Sergio Gobbo, avvocato di Este, candidato a sindaco nel 2006 nelle fila dell'Udc, salvo poi riciclarsi due anni più tardi (nel 2008) con il Pdl.
IL DIRETTIVO.
Del direttivo fanno parte Flavio Buoso, Mariagrazia Zuccarato, Roberto Callegaro, Angelo Fiocco e Giuseppe Lazzari. Il presidente, attualmente, è ancora Scalise ma la settimana prossima ne subentrerà uno nuovo scelto tra i membri del direttivo appena nominato. Prima di questo rinnovo facevano parte del comitato dirigente anche Luigi Gelmini e Maurizio Mariotto.
LA DENUNCIA.
«Il Centro polifunzionale è un vero e proprio carrozzone - denuncia Davide Cervellin, 52 anni, cieco, imprenditore di Loreggia - enti come questo non fanno altro che sottrarre risorse alla disabilità, peraltro in un momento storico in cui bisogna fare attenzione anche al singolo euro. Credo non serva un genio per notare come l'associazione sia composta da persone che hanno una connotazione politica ben precisa. Anche se in questi ultimi tempi c'è stata una certa "migrazione", ritengo che l'associazione continui ad essere gestita da alcuni esponenti politici. E questo è il Centro Polifunzionale. Poi c'è l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di cui Scalise è presidente per la provincia di Padova. Dal punto di vista formale questo organismo dovrebbe svolgere un'attività di controllo, ma Scalise è stato nominato presidente anche del Centro Polifunzionale. Quindi, chi controlla chi? Penso che il ministro Brunetta sarebbe curioso di sapere tutte queste cose».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti:sprechi
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video