Circolo Ufficiali, si chiude Revocata la concessione

Lo storico Circolo Ufficiali al civico 82 di Prato della Valle rischia di chiudere i battenti nella prima settimana di ottobre. Per problemi amministrativi interni, infatti, i responsabili del...

Lo storico Circolo Ufficiali al civico 82 di Prato della Valle rischia di chiudere i battenti nella prima settimana di ottobre. Per problemi amministrativi interni, infatti, i responsabili del Comando logistico nord hanno già disdetto il contratto di concessione che il ministero della Difesa aveva sottoscritto nell’ottobre del 2010 e valido sino al 31 dicembre di quest’anno, con la Boncaffè, l’attuale società di gestione che fa riferimento a Domenico De Candia, imprenditore originario di Molfetta.

In pratica, i vertici militari del Comando logistico hanno revocato la concessione prima della scadenza naturale del contratto perché il signor De Candia non avrebbe onorato il pagamento delle bollette dei servizi (acqua, luce e gas).

La vicenda ha già assunto contorni legali perché la Boncaffè, come d'altronde aveva già fatto dopo la chiusura forzata degli impianti sportivi di Via del Commissario, si è rivolta ad un avvocato del foro di Bari, che sta per presentare un ricorso in tribunale in base all’ex articolo 700 in cui, per il momento, si chiede la sospensiva immediata del provvedimento di revoca della concessione. «La decisione del Comando logistico è assurda perché noi della Boncaffè, che gestiamo anche i circoli ufficiali di Verona, Portogruaro, Motta di Livenza e Cordenons e solo a Padova diamo lavoro a 12 persone, abbiamo già pagato 60 mila euro per le bollette che ci vengono contestate. Non riusciamo a comprendere perché il Comando si ostini, nonostante le vie legali, a non volerci certificare per iscritto l’avvenuto pagamento delle bollette. Si tratta di una certificazione necessaria per la compilazione corretta dei nostri bilanci».

Fatto sta che, in attesa del pronunciamento definitivo dei giudizi sia sulla vicenda dei campi sportivi di Salboro che su quella di palazzo Zacco Armeni (è l’immobile del Cinquecento dove è ubicato il Circolo Ufficiali), che dai primi giorni di ottobre rischiano di restare chiusi a tempo indeterminato il ristorante, il bar, la foresteria, la sala biliardi, la piccola stanza per il gioco delle carte e anche il prestigioso salone delle feste, che si affaccia su Prato della Valle.

In pratica, rischiano di fermarsi anche il ricco programma mensile, organizzato dai soci e dagli amici del Circolo in materia di concerti, sia lirici che sinfonici e di arte in genere e tutti gli eventi promossi dalle associazioni Agimus ed Artopolis e anche dai club Rotary e Lion’s. Ma, naturalmente, quello di cui si sentirà più la mancanza è il ristorante, dove i soci spendono 14 euro a pasto e gli ospiti 16 per un vitto giudicato di buona qualità.

Felice Paduano

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