Circonvenzione di incapace chiuse le indagini sulla badante
La procura di Pordenone ha chiuso le indagini preliminari sulla badante accusata di aver circuito un’anziana di 91 anni e il figlio invalido per appropriarsi del loro patrimonio. Salvina Squizzato, 74 anni, nativa di Padova e residente a Sacile, assistita dall’avvocato Nisco Bernardi, è indagata per circonvenzione d’incapace consumata e tentata, autoriciclaggio e distruzione di cadavere. Il pm Andrea Del Missier ritiene che abusando dello stato di infermità e deficienza psichica dei suoi due assistiti, si sia impossessata di 701.136 euro, svuotando i libretti postali sui quali aveva ottenuto da anziana e figlio la cointestazione o la delega a operare.
«Tutti i soldi miei vanno a Sabrina, lei farà il giusto per tutti»: queste le ultime volontà della 91enne. Gli inquirenti ritengono che la badante abbia indotto l’anziana a redigerle. L’autoriciclaggio viene contestato a Squizzato per aver investito 560 mila euro fra il 20 febbraio 2017 e il 15 gennaio 2018 in una polizza e buoni demateralizzati, trasferendo il denaro mediante vaglia postali, l’uso sistematico di plurimi libretti postali e correlati prelievi o versamenti in contanti. In base ai conti della Finanza, mancano all’appello invece circa 260 mila euro in contanti.
Il tentativo di circonvenzione riguarda la vendita di un immobile del figlio invalido a Squizzato, pagato con i soldi dello stesso assistito: il rogito è stato bloccato dal notaio Francesco Simoncini. Hanno ricevuto a dicembre l’avviso di conclusione delle indagini per favoreggiamento l’ex impresario di pompe funebri Evelino Salvador, 78 anni, di Fontanafredda e la direttrice dell’ufficio postale in cui sono state effettuate le operazioni da Squizzato, Paola Orso, 58 anni, di Pasiano. Sentiti dalla Finanza, hanno negato un loro coinvolgimento. Da qui l’accusa di aver aiutato la badante a eludere le indagini e non aver segnalato le operazioni sospette.
Gli inquirenti hanno accusato la badante di aver fatto cremare la salma dell’anziana, morta in casa il 28 dicembre 2017, con modalità anomale. I detective hanno appurato che alle 5 del mattino è stato constatato il decesso dal medico dell’azienda sanitaria, chiamato dalla badante, mentre alle 14.05 la salma è stata consegnata al forno crematorio proprio da Salvador. Quest’ultimo è mancato il 15 gennaio. La sua scomparsa renderà ulteriormente difficoltoso stabilire le esatte dinamiche attinenti la morte e la repentina cremazione dell’anziana defunta. —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova