Città Giardino, l’oasi ricca e la vitale Santa Croce

Da una parte case di pregio e zero negozi, dall’altra botteghe e ristoranti
Di Elvira Scigliano
BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - PALAZZO ESEDRA
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L’area di Santa Croce, sviluppatasi in epoca medievale ai margini della città, era in realtà frequentata fin dall’antichità. Lo testimoniano numerosi reperti di epoca preromana e romana trovati nei pressi di Prato della Valle e dell’alveo del Bacchiglione. Il nucleo storico del borgo, conosciuto anche con il nome di via “Coeghe” (cotiche), è quello che da Prato scende alle mura cinquecentesche. Dopo l’apertura della breccia verso il Bassanello, nell’area fino al canale Scaricatore si sviluppo un’intensa attività industriale. Risale invece agli anni Venti del secolo scorso l’attuale sistemazione del quartiere chiamato “Città Giardino”: nello stesso periodo lo sviluppo iniziò anche al di fuori delle mura. Oggi questi due rioni rappresentano due facce della medesima medaglia. Insieme sono spicchi di città fuori dalle mura ma vicinissimi al centro, tanto da lambire Prato della Valle. Uno, Città Giardino, è un’oasi di case di pregio dove si rientra per dormire. Privo di negozi e botteghe si “serve” di tutto a Santa Croce. Quest’ultimo ha due direttrici: quella di via Giordano Bruno e quella di corso Vittorio Emnuele II, che è anche la continuazione naturale di via Santa Maria in Vanzo, binario su cui è sorta Città Giardino. Entrambe si ricongiungono con piazzale Santa Croce, cuore del borgo. Ad oggi le attività commerciali sono 155 circa. Spicca la ristorazione: ben 17 tra pizzerie (5), kebab (5), ristoranti italiani (2), ristoranti stranieri 4 (due giapponesi, un palestinese, un cinese) e un fast food. Mentre sono 16 tra bar e (2) enoteche. Inoltre colpisce il numero di parrucchieri ed estetisti (10) e quello delle agenzie immobiliari (9) e delle banche (5). Una sorpresa sono infine gli artigiani (6) e in particolare i restauratori (3). Inoltre c’è una galleria d’arte e non mancano i tradizionali macellaio, panettiere (2) e fruttivendolo (che fa consegne a domicilio gratuite). Tuttavia l’idea generale del comparto commerciale è molto spaccata e, comunque, predominano le critiche rispetto alla soddisfazione degli affari.

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