Cittadella, extra a luci rosse nei centri massaggi

CITTADELLA. Eros made in China nell’Alta Padovana, un paio di centri massaggi a pochi passi dal centro di San Giorgio in Bosco e Cittadella offrono degli extra a luci rosse. Ovviamente illegali.
Le prestazioni sessuali a pagamento sono state documentate da un paio di video-inchieste consegnati al consigliere provinciale e comunale cittadellese Luigi Sabatino.
«Ho trovato una busta sul cristallo della mia macchina, all’interno una chiavetta usb e un messaggio. Nel mio ufficio ho controllato i file: si tratta di prostituzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione», denuncia Sabatino.
Nel video di San Giorgio in Bosco – girato attraverso una telecamera nascosta – un “gancio” (così si definisce la “Iena” nostrana) entra nel centro massaggi che si trova lungo la Valsugana, vicino al semaforo. Una realtà che sul web pubblicizza – attraverso “bakekaincontri” di Padova – un numero di cellulare e la possibilità di esperienze indimenticabili.
Ed è proprio qui che l’uomo verifica in prima persona l’offerta: viene accolto in una stanza semi-buia, si spoglia e riceve il massaggio alla schiena, del costo di 30 euro. Dopo alcuni minuti, si gira e riceve la “sorpresa”, compensata con ulteriori 20 euro. Si chiude con lo scambio di battute tra l’uomo e la donna: lei spiega di essere “un’operaia” che deve rispondere al suo capo e questo non le consente di fare alcuno sconto, ma ricorda le promozioni, «un massaggio ogni dieci è gratis».
Il dialogo si chiude con lei che timbra un cartoncino - una sorta di tessera fedeltà - e gli offre una caramella alla menta.
Una scena simile è stata documentata a Cittadella, nel locale di via Ca’ Nave, in Borgo Padova, nell’area delle ex Officine Facco: qui un altro “gancio” , messo in azione dai giustizieri stile “Iene” dell’Alta Padovana, va a ricevere il servizio dalla prostituta orientale.
L’uomo entra e viene accompagnato in uno stanzino buio, una sorta di sala contatori, e rimane in attesa per cinque minuti «a causa del numero di clienti presenti nella struttura» commenta. Lo schema si ripete: massaggio e poi sorpresa: «Solo massaggio, 30 euro», viene messo in chiaro all’inizio. La donna spiega di «lavorare tanto», sorride alle battute, fatica a parlare in italiano.
Le riprese documentano un viavai di massaggiatrici, che dura per una mezz’ora. L’uomo si presenta come Vittorio, racconta di svolgere la professione di muratore e quali siano le parti della schiena che più gli dolgono. Di punto in bianco la donna gli propone di masturbarlo per 40 euro e rifiuta ulteriori prestazioni anche a fronte di una integrazione economica.
Pure lei spiega di avere un capo, che però si trova in Cina. Alla fine rilascia regolare ricevuta: per un massaggio, naturalmente.
«Lo sfruttamento della prostituzione, così come lo spaccio della droga, è tra le peggiori piaghe che determinano anche problemi di sicurezza e sociali sempre più gravi per le nostre comunità» aggiunge l’amministratore cittadellese «avevo letto qualche illazione attraverso i social sul centro massaggi di Cittadella, ma non immaginavo di trovarmi di fronte a questa realtà».
Sabatino ha subito avvisato l’assessore di San Giorgio in Bosco, Fabio Miotti; insieme hanno avvisato la polizia locale e sporto denuncia ai carabinieri: «Il centro massaggi di San Giorgio in Bosco» puntualizza Miotti «Era da tempo sotto la lente d’ingrandimento dell’amministrazione comunale e della polizia locale.
Ma senza prove di quanto realmente accade in quelle strutture è difficile procedere e chiederne la chiusura. Ma i video non lasciano alcun dubbio su ciò che si svolge all’interno di quelle attività».
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