Cittadella: fu istigazione alla corruzione. Targhetta patteggia un anno

Offrì una tangente al presidente Andrea Levorato per la proroga di un appalto  La multiutility chiede che il risarcimento sia devoluto alla Città della Speranza



Un anno di reclusione, sospeso, è la pena concordata da Enzo Targhetta per chiudere il processo che lo vede accusato di istigazione alla corruzione per aver offerto una tangente al presidente del consiglio di gestione di Etra, l’avvocato Andrea Levorato, affinché prorogasse un appalto per la raccolta dei rifiuti in favore della ditta De Vizia. Targhetta è stato presidente di Asi, Agenzia di sviluppo e innovazione compartecipata al 60% dalla federazione del Camposampierese per il 40% da Etra.

patteggiamento

Il patteggiamento ha avuto il via libera del pubblico ministero Sergio Dini. Sarà definito il prossimo 16 aprile davanti al Gup Margherita Brunello, definito anche un risarcimento di 2 mila euro alla Città della Speranza, soldi in beneficenza come ha voluto Etra visto che teoricamente sarebbero andati all’Energia Territorio Risorse Ambientali. La parte civile è rappresentata dall’avvocato Fabio Pinelli.

incontro nel 2015

Il 26 novembre 2015 Targhetta incontra Levorato nel suo studio e poi negli uffici di Etra a Cittadella. È lo stesso Levorato a presentare la denuncia in procura nel marzo dell’anno successivo: «Targhetta sapeva che erano in scadenza alcuni affidamenti di servizi» riporta il presidente del consiglio di gestione di Etra, «disse che se ci fossero state delle proroghe lunghe agli affidi in scadenza, ci sarebbe stato da passare bene il prossimo Natale... Mi disse che si riferiva alla società De Vizia e che se avessi prorogato il servizio, mi avrebbero assicurato il 2% dell’importo oggetto della proroga, mi specificò che la proroga doveva essere di almeno sei mesi, meglio se un anno o più».

il reato contestato

Il reato contestato a Targhetta è quello previsto dall’articolo 322 del codice penale, ovvero l’istigazione alla corruzione. Targhetta avrebbe offerto a Levorato una somma pari al 2% dell’importo del contratto di raccolta dei rifiuti prorogato in favore della ditta De Vizia. Per Levorato sarebbe stato un atto contrario ai suoi doveri d’ufficio. I due si incontrano anche il 17 febbraio 2016 e di quell’incontro Levorato riporta: «Targhetta mi riferì che a seguito della proroga aveva una busta con 2250 euro. Io rifiutai». Targhetta ha sempre respinto ogni addebito, sostenendo di non avere mai avuto rapporti con De Vizia. Ora arriva la richiesta, accettata, di patteggiamento. —

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