Cittadella, si imbucano alla festa e derubano i coetanei
Altro episodio di teppismo a Borgo Treviso Una decina di extracomunitari, perlopiù minorenni, semina tensione al party. Sventata la rissa ma resta il rammarico
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La febbre del sabato sera dà alla testa a una gang di giovanissimi che si imbuca in una festa privata di coetanei. Momenti di tensione, un portafoglio scompare, arrivano i carabinieri e, fortunatamente, non si assiste ad alcuna rissa. È stato un sabato sera movimentato quello trascorso nella sede degli Alpini di Cittadella, in Borgo Treviso. Qui un gruppo di ragazzi della zona, fra i 16 e i 18 anni, aveva organizzato un party, con una settantina di ospiti. Dopo le 23, un gruppo di extracomunitari, circa una decina, perlopiù minorenni, si è introdotto senza invito.
L’episodio
«Sono arrivati verso le undici, mezzanotte. Si sono intrufolati e hanno iniziato a frugare nei cappotti», racconta uno degli organizzatori. «A un certo punto, un nostro amico si è accorto che il suo portafogli non c’era più. Ha fatto due più due e capito subito cosa stava succedendo».
L’episodio non ha portato a scontri fisici, ma a tensione tra i presenti. «Non hanno alzato le mani, nessuno si è fatto niente, ma la situazione era delicata. Abbiamo cercato di tenerli fuori il più possibile, anche con i nostri buttafuori, e per evitare qualsiasi degenerazione ho chiamato i carabinieri». I militari sono intervenuti rapidamente, verificando la situazione e riportando la calma. Il portafogli rubato è stato ritrovato ieri mattina.
Teppismo e microcriminalità
La vicenda rialza l’attenzione su fenomeni di teppismo assortito e microcriminalità, una problema che da tempo interessa il quartiere di Borgo Treviso. L’amministrazione comunale è già intervenuta con ordinanze del sindaco Luca Pierobon e un potenziamento del sistema di videosorveglianza.
Tuttavia, secondo i residenti e i giovani della zona, la situazione rimane complessa. La madre di uno degli organizzatori, giunta sul posto quando i carabinieri erano ancora presenti, racconta il suo vissuto: «Sono arrivata e ho trovato mio figlio sereno, quindi non ho affrontato male la situazione. Certo, con le notizie che sentiamo, il problema non è solo di Cittadella e spero le cose migliorino».
I luoghi
Il tema, a monte, è sociale. «I luoghi di aggregazione per noi non sono molti, spesso al sabato sera non sappiamo che fare», fanno presente alcuni giovani. «Trovarsi è il minimo necessario. Vogliamo solo passare del tempo insieme e divertirci senza dover pensare a situazioni del genere». Sabato, purtroppo, non è stato così. «Le ordinanze e le telecamere aiutano, ma servirebbe anche un presidio più costante nelle zone più sensibili», chiosa un residente di Borgo Treviso. —
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