Morto Enrico Vanzini, l’ultimo sonderkommando italiano

Aveva 102 anni, era residente a Cittadella. Venne condannato a morte a Buchenwald, pena poi commutata con l'internamento nel campo di concentramento a Dachau.

Silvia Bergamin
Enrico Vanzini
Enrico Vanzini

Addio a Enrico Vanzini, l’ultimo sonderkommando italiano. Nato a Fagnano Olona il 18 novembre 1922, da anni era residente nella frazione di Santa Croce Bigolina a Cittadella.

Si è spento nel pomeriggio di mercoledì 5 febbraio all’età di 102 anni.

Prigioniero dei tedeschi dopo l'8 settembre 1943, fu inviato a Ingolstadt in Germania a lavorare. Tentò la fuga ma, ripreso, venne condannato a morte a Buchenwald, pena in seguito commutata con l'internamento nel campo di concentramento a Dachau.

Sopravvissuto ai lavori forzati e a pesantissime condizioni nel campo di concentramento nazista, fu costretto a lavorare alla camera a gas e ai forni crematori di Dachau, diventando testimone dell'orrore nazista. È stato l'ultimo italiano appartenente al Sonderkommando.

«Ieri è venuto a mancare il nostro concittadino Enrico Vanzini», scrive il sindaco di Cittadella Luca Pierobon, che in occasione dei 100 anni gli ha consegnato la Civica Benemerenza, «Un uomo coraggioso che, dopo aver vissuto anni tragici durante la II guerra mondiale, internato nel campo di Dachau, ha deciso di dedicare gli ultimi anni a raccontare la sua storia e quella di tanti che non la potevano più raccontare, principalmente ai nostri giovani, affinché gli orrori non si ripetano. Ciao Enrico». 

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