Cittadella, muore a 54 anni maestro del coro

CITTADELLA. Si è spenta, improvvisamente, l'anima del coro di Pozzetto. Cosma Beltramello, 54 anni, è stato stroncato da un malore; la moglie Gianna - che aveva conosciuto proprio nella corale della parrocchia - sabato è tornata a casa: le luci erano spente e il loro bimbo - di appena due anni e mezzo - piangeva disperato. Papà era immobile sul letto, il suo cuore aveva smesso di battere. È una comunità intera in lutto per la morte di Cosma, che si divideva tra la frazione cittadellese e Rossano Veneto, dove svolgeva la sua professione di imprenditore alla guida della Ferplac, azienda specializzata in serramenti per interni. Il funerale viene celebrato oggi, martedì 15 dicembre, alle 15, nella chiesa di Pozzetto.

Il legame con Cittadella era nato ai tempi delle superiori: Cosma frequentava l'Itc Girardi e qui conobbe don Domenico Frison, suo insegnante di religione, al tempo parroco di Pozzetto. Il prete, dotato di grande iniziativa e capacità di coinvolgere, intuì il talento del giovanissimo, che aveva la passione per la musica e - in particolare - per l'organo; il don suggerì al suo studente di praticare questa vocazione nel coro di Pozzetto. E da cosa nacque cosa: «Il coro adulti è un’entusiasmante attività iniziata nel 1978 che, con i suoi ormai numerosi anni di servizio, è la più longeva della parrocchia. Tutto è iniziato con il caro don Domenico Frison che viene ricordato con tanto affetto e che, affezionato ospite della famiglia Beltramello, chiese a Cosma di allietare le celebrazioni della domenica»: così è descritto l'inizio di quella straordinaria esperienza nel sito della parrocchia.

Una storia lunga 37 anni, finita in modo improvviso. Sabato la moglie dell'organista aveva trascorso il pomeriggio in patronato per confezionare le stelle di Natale, che sarebbero state vendute domenica per raccogliere fondi a favore della Caritas; terminato il lavoro è rientrata in casa e ha trovato le luci spente e il piccolo che piangeva. Il marito era steso sul letto, non respirava. Un malore lo ha tolto ai suoi affetti più cari, alla realtà imprenditoriale che guidava e alla parrocchia, alla quale tanto ha donato. «Siamo tutti sconvolti, era una persona meravigliosa», dicono in paese. Una generosità straordinaria, un uomo che aveva iniziato a 17 anni, con «mamma Maria che con la sua “macchinina” bianca tutti i sabato pomeriggio accompagnava il figlio a fare le prove di canto».
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