Claudia Cardinale 75 anni e tanti progetti

ROMA. Era il 1963, cinquant’anni fa esatti. Una giovane e bellissima Claudia Cardinale raggiunge la consacrazione. È l’attrice del momento, a volerla sul set sono contemporaneamente due dei grandi maestri del cinema italiano: Luchino Visconti per l’Angelica del “Gattopardo” e Federico Fellini per “8 e mezzo”, pietre miliari della cinematografia mondiale e film simbolo della carriera dei due registi. Cinquant’anni che non hanno scalfito il fascino delle due pellicole, né tantomeno quello dell’attrice italo-tunisina. «Con Luchino era come fare teatro, con Federico invece si improvvisava e agli attori sul set faceva dire quello che volevano, poi in fase di doppiaggio ci pensava lui».
A 75 anni, li compirà il 15 aprile, continua a lavorare senza tregua, richiesta in tutto il mondo: diversi i film appena finiti, e almeno tre i progetti che sta valutando, due francesi e uno italiano. Che segreto ha? «Non lo so, ho proposte di continuo, non so spiegarmelo, però è bello. Il mio motto è sempre stato: se voglio, posso. E non mi sono mai pentita di quello che ho fatto, se l’ho fatto era perché scritto nel mio destino». Del resto, per la sua carriera, non è mai scesa a compromessi: non si è mai spogliata («ho sempre pensato che fosse più erotico immaginare che vedere»), non si è sottoposta a interventi estetici («accetto serenamente il tempo che passa»). A dire no a lei, invece, almeno finora, è stata l’Academy Awards. Ma dice: «L’Oscar non mi manca è solo una statuina in più, ma a casa mia non c’è più spazio per i premi. Sono ovunque».
Tra i registi con cui ha lavorato c’è anche Damiano Damiani, scomparso alcuni giorni fa: «La sua morte mi ha molto rattristato. Con lui ho girato in Sicilia, la terra d’origine della mia famiglia, “Il Giorno della Civetta”, insieme a Franco Nero«. Al teatro, invece, è arrivata tardi: «Avevo paura, il teatro non è come il cinema, dove se sbagli puoi rifare. Ma quando comincio qualcosa ho sempre paura, come fosse la prima volta, anche dopo più di 135 film».
Nonostante gli anni della giovinezza in Tunisia e quelli della maturità in Francia, l’attrice non ha mai rinunciato alla cittadinanza italiana.
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