«Claudio ha favorito l’hotel Metropole»

ABANO TERME. Un’altra grana giudiziaria per il sindaco di Abano Luca Claudio, per il superdirigente dell’Urbanistica Patrizio Greggio e per alcuni consiglieri comunali aponensi di maggioranza, denunciati per associazione a delinquere e abuso d’ufficio: è quanto risulta da un esposto firmato da due cittadini aponensi, tutelati dagli avvocati Giorgio Destro e Ludovico Santarelli. Cittadini proprietari di un tronco stradale, lungo poco più di 42 metri e largo quasi sei, che parte da via Valerio Flacco davanti al civico 93 e affianca l’area dell’hotel Metropole. È una strada privata e non soggetta a pubblico transito, almeno secondo due sentenze in primo e secondo grado rispettivamente del tribunale civile di Padova e della Corte d’appello di Venezia. Strada privata di cui il Comune, sostenendo l’azione giudiziaria del gruppo alberghiero G.B. Thermae – che fa capo al gruppo Borile ed è titolare dell’albergo pluristellato Metropole - vuole modificare il regime di proprietà. Come? Imponendo una servitù di pubblico passaggio pedonale e carraio, obiettivo mancato attraverso l’azione giudiziaria che ha riconosciuto ragione ai privati proprietari. E sarà pure costata un po’ di soldi (pubblici) al Comune aponense per affrontare il contenzioso legale che – fa capire la denuncia – sarebbe stato strumentale per favorire il gruppo G.B. Thermae. Nell’esposto si rileva che integrano reati penali «la condotta del sindaco Luca Claudio, del dirigente Greggio e dei consiglieri comunali che hanno deliberato il provvedimento del 5 novembre 2014 con cui... si dà avvio al procedimento amministrativo per l'imposizione della servitù di passaggio e di transito pedonale e carrabile sulla strada denominata laterale di via Flacco». E si osserva che lo scopo dell’atto è «di fare diventare pubblica (la stradina)» e di «tutelare l'attività alberghiera della Società G.B. Thermae Hotels srl, nonostante la stessa sia stato accertato, anche nelle sedi giurisdizionali, essere di proprietà dei firmatari dell’esposto». Per i firmatari si tratta di «un abuso penalmente rilevante perché intenzionalmente diretto a far diventare pubblica una limitata area privata... per un vantaggio non di carattere generale (cioè della collettività), ma per la struttura alberghiera società G.B. Thermae Hotels srl, unica interessata da quell'accesso viario».
Un passo indietro. Nel 2010 i titolari del tronco stradale avevano ottenuto una sentenza civile che accertava la proprietà privata di quella laterale soggetta solo a una servitù di passaggio a favore di fondi individuali. Perché si erano rivolti al giudice? L’Hotel Metropole aveva realizzato tre porte (da cucina, dispensa e locale lavaggio) lungo la parete perimetrale dell’edificio che s’affaccia sull’arteria (due porte dotate di rampe e «prive di titolo abilitativo»). La pronuncia di primo grado è confermata in appello (agosto 2014): tuttavia è impugnata davanti alla Cassazione sia dal Metropole che dal Comune. Il 5 novembre 2014, sorpresa: la maggioranza dei consiglieri comunali vota l’avvio del procedimento amministrativo per imporre a quel tronco stradale una servitù pubblica di passaggio. Nel frattempo i proprietari del pezzo di strada installano due cartelli per rammentare che è “area privata”. Il 12 marzo 2015 viene loro notificata un’ordinanza comunale firmata dal dirigente Greggio e dal sindaco che intima «la rimozione entro 5 giorni dei cartelli», pena il rischio di una denuncia. La bomba giudiziaria, invece, travolge il sindaco Claudio indagato per corruzione e concussione nell’ambito di un’inchiesta che rischia di assorbire anche questa nuova denuncia, finita sul tavolo del capo della procura Matteo Stuccilli.
Intanto ieri mattina i militari delle Fiamme Gialle sono tornati nei municipi di Abano e Montegrotto per acquisire ancora materiale sulla manutenzione del verde: ulteriori documenti relativi agli impegni di spesa delle due amministrazioni. I finanziari stanno esaminando tutte le determine dal 2006 a oggi ma necessitavano di alcune integrazioni: hanno parlato con i due segretari comunali e si sono fatti consegnare alcuni elenchi relativi a spese ordinarie e straordinarie. (ha collaborato Enrico Ferro)
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