Claudio scenderà in campo alla rinnovata “festa del no”

Ma di acqua ne è passata sotto i ponti, anche le opinioni in merito sono maturate e quest’anno la cesura con il passato si è fatta netta. La festa resta, cambia però data (non più il 21 gennaio, anniversario del referendum vinto nel 2000, ma il 27) e cambia la sede (non più il dancing Casablanca di Montegrotto ma la discoteca Ra Stua di Abano).

Non si tratta di elementi secondari. «I tempi sono cambiati e già negli ultimi due anni il significato della festa era cambiato», dice Luca Claudio (nella foto), che nel 1999 iniziò con il comitato la battaglia contro la fusione «Oggi si può ragionare di unione tra comuni, non di fusione tra Abano e Montegrotto, di un’aggregazione che comprenda anche Teolo, Galzignano, Torreglia e Battaglia. Così si creerebbe il comune più grande della provincia e il comune termale più vasto d’Europa. E così si accederebbe ai fondi europei. Sarebbe un bel progetto trovare una formula di cammino condiviso anche se non proprio una fusione, mantenendo le territorialità, senza perdere l’identità».

«Con la festa del 27 gennaio vogliamo ricordare da dove siamo partiti come Movimento», prosegue Claudio «In questi anni abbiamo amministrato Montegrotto e Abano ascoltando sempre la gente. La festa sarà un’ulteriore occasione per ascoltare i cittadini di Abano e Montegrotto. In quella serata ufficializzerò la mia ricandidatura a sindaco di Abano. Da lì inizierà di fatto la campagna elettorale. Sempre il 27 ufficializzeremo la volontà di candidarci come Movimento per far rinascere l’Italia anche a Montegrotto, comune che vogliamo riconquistare».

Federico Franchin