Nasconde la cocaina nelle scarpe: 33enne arrestato a Padova

L’uomo è stato fermato dalla polizia in piazzale Stazione. Aveva con sé anche dell’hashish nella manica del giubbotto e altra droga nelle mutande. Avrebbe dovuto lasciare l’Italia già a febbraio 2024: sarà espulso

Lo spacciatore è stato arrestato dalla polizia a Padova
Lo spacciatore è stato arrestato dalla polizia a Padova

La Polizia di Stato ha arrestato a Padova un 33enne di origine marocchina in piazzale Stazione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti, è stato trovato in possesso di hashish e cocaina nascosti nelle maniche del giubbotto e nelle scarpe.

L’operazione si è svolta intorno alle 18, quando una pattuglia, insospettita dalla presenza del 33enne in compagnia di una cittadina italiana con precedenti penali, ha deciso di effettuare un controllo. L’uomo, privo di documenti di identificazione, è stato accompagnato in Questura per il foto-segnalamento.

Gli accertamenti hanno rivelato un ampio elenco di precedenti penali e di polizia, tra cui reati contro la persona, il patrimonio, le armi e gli stupefacenti, tutti commessi in città. Inoltre, è emerso che il 33enne non aveva ottemperato a un ordine del questore di Bari, emesso nel febbraio 2024, che lo obbligava a lasciare il territorio nazionale entro sette giorni.

Durante le verifiche successive, gli agenti hanno scoperto 20 grammi di hashish nascosti nella manica del giubbotto e 1,25 grammi di cocaina occultati in una scarpa. Un ulteriore involucro di sostanza stupefacente era celato negli indumenti intimi.

Il 33enne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e denunciato per inottemperanza all’ordine di lasciare il territorio nazionale.

Successivamente, la sua posizione sul territorio italiano è stata sottoposta a verifica dall’Ufficio Immigrazione. Dopo un’istruttoria, il questore di Padova ha disposto il trasferimento dell’uomo presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri (Cpr) di Palazzo San Gervasio, Potenza, per avviare il procedimento di espulsione.

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