Coin e Upim, commesse “comandate” al lavoro

Oggi ricorre la Festa della Liberazione può essere celebrata da tutti, ma non certo dalle commesse che sono state già “comandate” al lavoro, specialmente alla Coin ed all’Upim, dove alcune dipendenti...

Oggi ricorre la Festa della Liberazione può essere celebrata da tutti, ma non certo dalle commesse che sono state già “comandate” al lavoro, specialmente alla Coin ed all’Upim, dove alcune dipendenti sono state invitate a lavorare per tutta la giornata con una lettera formale spedita dalle direzioni.

Come già preannunciato dalla Grande Distribuzione, oggi resteranno aperti ancora più supermercati e negozi rispetto a domenica scorsa. Per la prima volta il Gruppo Alì aprirà, oltre a quello di via Saetta (a San Carlo), ma solo sino alle ore 13, anche i supermercati di quartiere, tra cui quello “storico” di via Curzola, alla Santissima Trinità, il primo nella storia di Francesco Canella.

Anche il Gruppo Despar, oltre a tutti gli Interspar, terrà le serrande alzate anche per i piccoli punti-vendita, tra cui quello di via Vergerio, nel rione di Santa Rita. Aperti anche numerosi supermercati dei marchi Billa e Lando. Aperto inoltre il centro Auchan di via Venezia. In centro storico hanno preannunciato l’apertura quasi tutti i negozi di via Roma, tra cui Original Marines, gestito da Luisa Benfatto, Zara, Sisley, Tezenis e tutti i grandi magazzini (Rinascente, Coin, Upim, Coin ed Oviesse).

Lo sciopero delle commesse è stato proclamato per oggi e per il Primo Maggio dalla Filcams-Cgil, ma non dalla Fisascat-Cisl e dalla Uiltucs-Uil. «Anche noi della Uil«, commenta Fernando Bernalda, segretario della Uiltucs, «siamo totalmente contrari al lavoro alla domenica e negli altri giorni festivi, ma questo della Filcams-Cgil è uno sciopero solo ideologico e politico, perché le lavoratrici del commercio, in base al contratto nazionale, sono pagate ugualmente anche se ricevono l’ordine coatto di servizio perché quello di oggi non è lavoro domenicale» dice Fernando Bernalda, segretario dell’Uiltucs. Semplice il ragionamento dell’amministratore delegato di Aspiag Service srl. «Noi seguiamo le regole naturali del mercato», osserva Paul Klotz, «apriremo sempre i supermercati più richiesti sia perché la legge ce lo consente e sia perché i consumatori continuano a venire in massa nei nostri punti vendita. Anche noi della grande distribuzione aspettiamo con ansia la sentenza della Corte Costituzionale, attesa per le prossime settimane, che deciderà se la competenza nel settore del commercio spetta alle Regioni o allo Stato. Se la spunteranno le Regioni, ci adegueremo». (f.pad.)

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