Collegio Dimesse, 400 anni di storia

Il Collegio Dimesse compie 400 anni, 4 secoli di storia di una Congregazione che si incrociano con la storia della città, che passano attraverso il Risorgimento, l’unità d’Italia fortemente anticlericale, la Grande guerra, i tumulti della politica, seguendo il motto “Formare la mente ed educare il cuore”. Qui sono passate generazioni di giovani donne soprattutto dell’aristocrazia padovana. Il Collegio nasce nello spazio di una villa sontuosa, Villa Bollani, residenza delle vacanze di nobili veneziani. E veneziana è la “prima pietra” perché la fondatrice Maria Alberghetti con un gruppo di seguaci viene da Murano e fonda a Padova la casa madre.
La congregazione è più antica: era nata a Vicenza nel 1579 per iniziativa del frate minore, Antonio Pagano e nello spirito francescano è la denominazione “Dimesse”, umili, piccole, profughe dal secolo, dedite alla vita comunitaria, alla preghiera, ma soprattutto, all’educazione delle giovani.
La sede padovana è bellissima e straordinariamente ampia, occupa con giardini e piazzali lo spazio tra via Dimesse e via Cavalletto, all’interno affreschi di Urbani e, a fianco, la chiesetta di Santa Maria Assunta (1617), danneggiata dal bombardamento dell’8 febbraio del 1944 e poi restaurata. «Oggi siamo 62 suore – dice Marilena Bazza, responsabile della comunità – e 508 alunni, tra asilo, elementari e medie inferiori, inoltre c’è il Collegio Universitario. Altre comunità di Dimesse si trovano nel Triveneto, a Roma, a Milano e anche all’estero. Abbiamo costituito centri missionari in Kenya, Brasile, India, Tanzania. Lei pensi al lavoro svolto nel territorio in 4 secoli: migliaia di giovani padovane hanno frequentato la nostra scuola (oggi la didattica si è estesa anche ai maschi). Le sedi di Padova e Udine sono passate indenni negli anni della soppressione napoleonica. Questo per la particolare situazione giuridica, non era stato formulato voto pubblico per cui la nostra figurava come scuola secolarizzata. Le autorità francesi trovarono apprezzabile il nostro insegnamento e le Dimesse sopravvissero».
Il sole fa capolino dai finestroni istoriati e illumina le silhouette delle bambine vestite di bianco che giocano nell’intervallo tra una lezione e l’altra, a rispettosa distanza dall’epitaffio della Alberghetti e dal saio incorniciato di Antonio Pagano.Dopo l’incontro con le famiglie, oggi si entra nel cuore delle celebrazioni con la messa officiata dal vescovo, monsignor Antonio Mattiazzo nella chiesa della casa madre in via Dimesse 25. Venerdì 29 maggio una fiaccolata nel quartiere; domenica 31 maggio il Concerto Mariano.
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