Colli Euganei, bracconaggio e carcasse abbandonate lungo la strada
Carcasse di cinghiali macellati illegalmente abbandonate sui Colli Euganei, al tornante panoramico di Teolo. L’assessore Matteo Turetta: «Abbiamo segnalato alla polizia»
Le carcasse di due cinghiali sicuramente macellati di frodo, complete di testa e interiora, sono state abbandonate nella notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana in mezzo a un bosco di proprietà privata, all’altezza del tornate “panoramico” della strada che dalla piana delle Fiorine porta sulla sommità del monte Madonna.
Il ritrovamento
A distanza di una settimana i resti ormai in avanzato stato di decomposizione dei due ungulati del peso presunto di circa 50 chili l’uno, non sono ancora stati recuperati.
A segnalare al Comune di Teolo la malefatta opera del bracconiere è stato un residente che tutte le mattine va a passeggio sul colle in compagnia della moglie.
Non è la prima volta che da quel tornante vengono lanciate nel bosco carcasse di cinghiali che finiscono in putrefazione ed emanano un odore nauseabondo. Ma l’aspetto che più preoccupa è che la carne dei due animali abbattuti illegalmente e dalla destinazione ignota, non è controllata dal punto di vista igienico-sanitario e questo potrebbe creare problemi a chi la consuma.
Nell’ultimo periodo, inoltre, proprio sui cinghiali e caprioli trovati morti, l’Ente Parco Colli ha istituito ferrei controlli per scongiurare il diffondersi del virus della Psa (Peste suina africana) di cui gli ungulati sono portatori.
Atti di bracconaggio
«Questi vili atti di bracconaggio che continuano a verificarsi sui colli, rischiano di vanificare il grande lavoro che stanno facendo gli enti preposti per evitare il diffondersi, anche nella zona degli Euganei, della peste suina africana» conferma Matteo Turetta, assessore all’Ambiente del Comune di Teolo.
«Il nostro compito è quello di segnalare agli organi di polizia queste situazioni di pericolo e di illegalità ed è quello che abbiamo fatto. È assai probabile che chi ha abbandonato le due carcasse sia la stessa persona che ha compiuto un ignobile atto del genere qualche mese fa. Alla piana delle Fiorine l’area della strada e dei parcheggi è dotata di telecamere di videosorveglianza: controlleremo i passaggi della sera/notte di mercoledì scorso».
Come nella maggior parte dei casi, trattandosi di un abbandono avvenuto in una proprietà privata, ora si presenta il problema di chi dovrà effettuare il recupero delle due carcasse. Per assurdo dovrebbe farlo il privato. Come dire dopo il danno la beffa.
I resti dei due animali, peraltro, si trovano in un tratto molto scosceso del versante est del colle. Gli escursionisti che frequentano abitualmente quella zona compresa nel parco naturale “Lieta Carraresi” esprimono indignazione per quello che definiscono un atto di inciviltà e invitano le istituzioni a effettuare maggiori controlli per evitare che il problema si ripeta.
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