Commerciante nei guai Arrestato per violenze

LEGNARO. Ingaggia un rocambolesco inseguimento a folle velocità per coprire di insulti e minacce un automobilista reo di avergli tagliato la strada. E se la prende anche con i carabinieri che intervengono per calmarlo. Massimo Borgato, 43 anni, commerciante di carni di Legnaro, è stato arrestato per violenza privata, minacce e ingiurie e resistenza a pubblico ufficiale. E dal momento che ha rifiutato di sottoporsi al test con l’etilometro gli è pure stata ritirata la patente e sequestrata l’auto.
Martedì intorno alle 19 una pattuglia di carabinieri in borghese stava spostandosi da Legnaro a Saonara: lungo la strada i militari si sono imbattuti nel pericoloso inseguimento ingaggiato da Borgato. Hanno notato una Mercedes tentare più volte un sorpasso azzardato: l’auto, spinta a velocità sempre più alta, avanzava con manovre azzardate e rischiose nel tentativo di superare la Seat Ibiza che la precedeva. Dopo circa un chilometro di inseguimento, durante il quale i carabinieri non hanno potuto fare altro che seguire a distanza, la Mercedes è riuscita a bloccare l’altra vettura stringendola sulla destra.
Il conducente, Borgato appunto, è sceso tutto concitato iniziando a tempestare di pugni l’auto bloccata, urlando e minacciando l’uomo che era al volante, un trentaduenne di Spinea che si è guardato bene dallo scendere.
Era evidente che avrebbe rischiato di prendersele. Massimo Borgato lo accusava di avergli tagliato la strada, gridava insulti di ogni tipo e minacce pesanti. A quel punto sono intervenuti i carabinieri. E anche per loro è arrivata una raffica di improperi e minacce.
Il quarantatreenne di Legnaro, che appariva in evidente stato di ebbrezza, ha rifiutato di sottoporsi al test con l’etilometro e i militari sono stati così costretti a ritirargli la patente. La Mercedes è stata posta sotto sequestro. Borgato, che non risulta avere precedenti penali, è stato arrestato e portato in caserma per l’identificazione e infine condotto in carcere a Padova dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa del giudizio per direttissima.
Da quanto hanno potuto appurare i carabinieri il trentaduenne di Spinea non aveva mai incontrato o conosciuto prima il commerciante di Legnaro.
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