Commercio a Padova, Pittarello: "Non affitto a stranieri, meglio tenere il negozio vuoto"

Il titolare dell'omonima catena di negozi di calzature da due anni tiene sfitti i locali in piazza De Gasperi a Padova: "Non è razzismo, ma i cinesi e gli altri immigrati sono anche troppi"
Pier Luigi Pittarello
Pier Luigi Pittarello
PADOVA. L'ex maxi-negozio di Pittarello Calzature in Piazza De Gasperi, a due anni dal trasferimento Nel Parco Commerciale Est, vicino all'Ikea, a San Lazzaro, è ancora sfitto. Nonostante l'ottima posizione commerciale, cioè a duecento metri dalla stazione e a mezzo chilometro dal centro, i proprietari dei muri, ossia i fratelli Pittarello, sebbene le richieste di affitto non manchino, lo tengono ancora vuoto. La ragione di tale scelta, che non rispetta certo le leggi economiche del profitto, è semplice: i Pittarello hanno deciso di non affittarlo a commercianti cinesi o agli immigrati delle altre etnie che, di solito, gestiscono le attività commerciali che si trovano nei pressi della stazione e nella vicina Arcella.


«La mia non è certo una forma di razzismo - osserva Pier Luigi Pittarello -. Non intendo affittare il mio ex negozio di Piazza De Gasperi a commercianti stranieri, perché di locali etnici in quella zona ce ne sono già a iosa. Sono venuto a bussare alla mia porta numerosi immigrati, che spesso mi hanno offerto per l'affitto anche tanti soldi e, quasi sempre, in contanti. A tutti ho detto di no. I negozi gestiti da immigrati nella zona della stazione sono diventati troppi. Un'attività commerciale su due di questo tipo diventa anche calamita naturale per attirare in loco anche fannulloni e sbandati vari».


Ma Pittarello si spinge anche più in là. «Nel settore commerciale, purtroppo, è in vigore ancora la legge Bersani. Non ci sono più i lacci ed i lacciuoli che c'erano una volta. Il Comune, poi, non ha mai voluto varare nuove normative, che regolino l'apertura dei negozi etnici».
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