Compravendita di pellicce e preziosi in un hotel di Padova, in 4 nei guai
La Guardia di finanza ha contestato l’esercizio abusivo dell’attività di compro oro. Sequestrati anelli, bracciali, orecchini, monili e pepite

Nei giorni scorsi i militari del comando Provinciale di Padova hanno intensificato i controlli volti al contrasto dell’abusivismo commerciale, individuando diversi annunci sui giornali locali che pubblicizzavano un’attività di compravendita di oro e pellicce usate, svolta temporaneamente presso un noto hotel dell’hinterland padovano.
Le operazioni di compro oro consistono nella compravendita, all’ingrosso o al dettaglio, ovvero nella permuta di oggetti preziosi usati.

Il servizio, svolto dal Gruppo di Padova, ha permesso di identificare cinque soggetti dediti all’acquisto di oggetti di valore da numerosi avventori attratti da prezzi vantaggiosi.
Nel dettaglio, all’esito di mirati accertamenti i finanzieri hanno riscontrato che quattro cittadini stranieri e un italiano operavano in assenza della necessaria iscrizione nell’apposito registro tenuto dall’Organismo degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi.
Pertanto, i preziosi, consistenti in pietre, anelli, bracciali, orecchini, monili e pepite di oro, il cui valore è in corso di stima, sono stati sottoposti a sequestro probatorio.
Fermo restando che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza in relazione alla vicenda in esame sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna, i predetti soggetti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Padova per il reato di esercizio abusivo dell’attività di compro oro.
L’intervento testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nella tutela del mercato dei
beni e dei servizi, a garanzia dei consumatori, della libera concorrenza e dei commercianti rispettosi delle regole.
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