Comune di Monselice escluso dal dibattito sul Parco Colli

MONSELICE. «Perché non siamo stati coinvolti? Anche Monselice è interessata a difendere il Parco Colli». Non nascondono di essere piuttosto perplessi il sindaco Francesco Lunghi e l’assessore Gianni...

MONSELICE. «Perché non siamo stati coinvolti? Anche Monselice è interessata a difendere il Parco Colli». Non nascondono di essere piuttosto perplessi il sindaco Francesco Lunghi e l’assessore Gianni Mamprin dopo l’iniziativa assunta dalle amministrazioni di Este, Arquà Petrarca, Galzignano Terme, Torreglia e Teolo. L’altro giorno questi Comuni, rappresentati rispettivamente dai primi cittadini Roberta Gallana, Luca Callegaro, Riccardo Masin, Filippo Legnaro e dall’assessore Matteo Turetta, partecipando alle audizioni relative ai progetti di legge per la riorganizzazione dei Parchi regionali a palazzo Ferro Fini a Venezia, hanno avanzato una proposta sottoscritta anche da Lozzo Atestino, Cinto Euganeo, Cervarese e Vo’.

Il testo sottolinea la necessità di garantire maggior rappresentatività alle realtà istituzionali e socio-economiche locali nella nuova governance del Parco. Parco che dovrebbe inoltre avere in gestione la tutela paesaggistica, in modo da assicurare omogeneità sul territorio. È stata chiesta, tra le altre cose, anche un’attività di programmazione per quanto riguarda la questione, sempre calda, del contenimento della fauna selvatica e in particolare dei cinghiali. «Non avremmo avuto nessun problema a condividere il documento presentato da Este, Arquà, Galzignano, Torreglia e Teolo, invece sembra che ci abbiano tagliato fuori: ne prendiamo atto» dicono Lunghi e Mamprin «Si poteva presentare un testo sottoscritto in modo unitario dall’intero Ogd Terme e Colli: forse avrebbe avuto maggior forza».

Risponde il sindaco di Arquà Luca Callegaro: «La convocazione in Regione è arrivata alla fine della scorsa settimana e riuscire a trovarsi tutti insieme in così poco tempo era difficile. In ogni caso non vedo il motivo di fare polemica: la nostra proposta e quella di Monselice si somigliano molto, segno che sul tema la linea sostenuta è la stessa».

Davide Permunian

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