Con moto da enduro nel Parco Presi e multati due “furbetti”

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Sta dando i primi risultati l’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi tra il neo presidente dell’Ente Parco Colli, Riccardo Masin, e il comandante dei carabinieri forestali, tenente colonnello Federico Corrado, sul tema del contrasto alla pratica del fuoristrada con le moto da enduro sui sentieri dell’area protetta. Un’attività che è vietata dalla legge regionale istituiva dell’Ente, la n. 38 del 1989, e che nell’ultimo periodo sui colli si era fatta più intensa anche per la mancanza dei controlli. Due appassionati del motocross, un 20enne di Baone e un 57enne di Monselice, venerdì pomeriggio sono stati fermati e sanzionati dai carabinieri forestali in due posti diversi del territorio dove i militari avevano organizzato controlli mirati a salvaguardia delle aree più vulnerabili. Come ad esempio i “vegri”, vecchi prati ai margini del bosco, dove tra l’altro cresce la rarissima e protetta ruta patavina. Sulla base delle informazioni fornite dal Parco, i militari si erano subito attivati facendo scattare delle vere e proprie imboscate e posti di blocco che hanno portato ad un primo significativo risultato.
IL COMANDANTE
«Questa operazione è stata la prima di una lunga serie che vede nell’attività preventiva un’azione determinante per la salvaguardia delle aree ecologicamente fragili come i “vegri” dei Colli Eugane», afferma il tenente colonnello Corrado. «Sebbene consapevoli che il potere sanzionatorio per questo tipo di violazioni non costituisce un utile deterrente, non ci resta che intensificare i controlli e aumentare le contestazioni. Di sicuro non ci possiamo permettere che uno scrigno di biodiversità, per di più arricchitosi di recente con l’arrivo del lupo, possa essere oggetto di scempi e divertimenti di pochi che mettono anche a rischio l’incolumità propria e di altre persone. I carabinieri forestali sono pronti a dare, come hanno sempre fatto, una risposta concreta alle altre istituzioni e ai cittadini, specie laddove è il bene ambientale che deve essere tutelato e difeso. Il fenomeno del motocross continuerà ad essere sotto stretta attenzione».
LE MULTE
La sanzione prevista per chi con la moto da enduro viola la legge regionale istitutiva del Parco, è di 102 euro. La violazione si estingue se la multa viene pagata entro 30 giorni dalla contestazione. È evidente che si tratta di una sanzione che non preoccupa e non ha mai preoccupato coloro che svolgono questa attività all’interno del Parco Colli. Il problema esiste da anni e nel tentativo di contrastarlo l’Ente aveva chiesto alla Regione di inasprire la sanzione fino ad arrivare, per i recidivi, alla confisca del mezzo facendo leva sul fatto che la moto può danneggiare seriamente l’ecosistema ambientale.—
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