Conchita, la cantante barbuta, ora è una star

È il momento della barba. Ci fossero stati dei dubbi al riguardo, la vittoria del personaggio “drag queen” Conchita Wurst (interpretato dal cantante austriaco Thomas Neuwirth) all’ultimo Eurovision...

È il momento della barba. Ci fossero stati dei dubbi al riguardo, la vittoria del personaggio “drag queen” Conchita Wurst (interpretato dal cantante austriaco Thomas Neuwirth) all’ultimo Eurovision Song Contest di Copenaghen ha chiarito ogni dubbio al riguardo. Abito lungo e sbrilluccicante, lunghi capelli setosi, make up perfetto… e una curatissima barba a incorniciare un volto di donna. Di lei (o lui che dir si voglia) si è invaghito anche lo stilista francese Jean-Paul Gaultier, che l’ha fortemente voluta in passerella insieme alle sue “solite” modelle. Il ritorno degli “hipster”, giovani che caratterizzano il proprio look anche tenendosi lontani da rasoi e barbieri, contribuisce al diffondersi di questo vezzo: un mix fra vintage e modernità spinta. Ma la barba sta bene proprio a tutti? C’è chi la pensa diversamente, e con buona ragione. Una marca di rasoi, in pensiero per il drastico calo delle vendite, si è inventata una campagna pubblicitaria diventata virale in pochi giorni. “Liberate la vostra pelle”, proclamano i manifesti, su cui spiccano dei giovani bellocci che, osservati bene, portano sulle loro facce non una folta barba come potrebbe sembrare a una prima occhiata. No, si tratta di roditori e furetti, vivi, sapientemente composti sui volti in modo da dare l’idea di volti pelosi. (an.cel.)

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