Configliachi, stipendi a rischio per 30 addette alle pulizie

CHIESANUOVA. Stipendi a rischio per i trenta dipendenti, quasi tutte donne, della società cooperativa Pulitori ed Affini, che, in città fanno le pulizie sia all’interno della sede centrale del...

CHIESANUOVA. Stipendi a rischio per i trenta dipendenti, quasi tutte donne, della società cooperativa Pulitori ed Affini, che, in città fanno le pulizie sia all’interno della sede centrale del Configliachi, in via Sette Martiri, a Chiesanuova e sia negli alloggi della casa di riposo della Fondazione Breda, attualmente commissariata, a Ponte di Brenta, gestita da alcuni anni sempre dall’istituto Configliachi. Tutto nasce lo scorso 5 marzo, quando i dirigenti della Pulitori ed Affini inviano una lettera ai sindacati Sls, Fisascat-Cisl ed Uilp-Fpl, con il seguente contenuto: «Stante il protrarsi del mancato pagamento da parte della stazione appaltante (Configliachi) dei corrispettivi dovuti relativi alle ultime sei fatture, per un ammontare complessivo di 113. 540 euro, si sta verificando a danno della scrivente società un’evidente situazione contabile di elevata criticità, onerosa e non più sostenibile dal punto di vista economico». In pratica l’azienda lombarda, con sede a Brescia, ma con magazzino anche a Padova, in Via della Navigazione Interna, dichiara che non potrà già pagare alle lavoratrici lo stipendio di febbraio, che dovrebbe essere corrisposto in busta-paga il 15 marzo. Subito le lavoratrici si sono rivolte ai rispetti sindacati, a cui sono iscritte. «Abbiamo anche contattato il presidente del Configliachi, Angelo Fiocco, che, però, ci ha subito scritto che il mancato pagamento degli stipendi è una scelta autonoma da parte della cooperativa bresciana e che, comunque, lui si sarebbe già messo in contatto con i vertici di Pulitori ed Affini sollecitandoli ad effettuare i pagamenti» osserva Vittorio Rosa, segretario di Sls «Una cosa è certa: il 15 marzo i salari vanno pagati comunque. Altrimenti sarà subito sciopero e, quasi certamente, arriveremo anche alla strada giudiziaria dei decreti ingiuntivi per ottenere tutte le spettanze alle lavoratrici. E poi non è vero che gli amministratori del Configliachi non c’entrano. In base alla normativa nazionale vigente, in questo caso, la responsabilità va fatta ricadere anche sulla stazione appaltante». (f. pad.)

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