Pietro si spegne a 20 anni per un sarcoma, lutto a Conselve

Il tumore scoperto appena un anno fa. Pietro Bissacco, studente brillante, da poco era capo scout. Centino del Mattei, era iscritto a Ingegneria informatica

Nicola Stievano
Il ventenne con la divisa degli scout Agesci, la sua più grande passione
Il ventenne con la divisa degli scout Agesci, la sua più grande passione

L’intera città piange la scomparsa di Pietro Bissacco, 20 anni.

Il giovane si è spento nella serata di martedì 21 gennaio dopo nemmeno un anno di malattia, durante il quale aveva continuato a dedicarsi con entusiasmo e impegno agli studi e al volontariato, sostenuto dall’amore dei suoi familiari.

Nel 2023 si era diplomato con 100 in scienze applicate al liceo Cattaneo Mattei e stava frequentando l’università con risultati brillanti, era diventato capo scout dopo più di dieci anni di percorso ed era circondato da amici e affetti profondi.

Una vita piena e un futuro ricco di opportunità per Pietro, ragazzo affabile e affettuoso, appassionato delle discipline scientifiche, in particolare dell’informatica e della matematica.

Due anni fa era stato uno degli studenti eccellenti del Mattei. Si era iscritto a Ingegneria informatica all’Ateneo padovano e sosteneva gli esami con regolarità. Era scout con il gruppo Agesci di Conselve dall’età di 8 anni e da tre mesi, nonostante l’avanzare della malattia, era diventato capo scout, un traguardo e un punto di partenza a servizio dei più piccoli di cui era fiero.

Era l’orgoglio della sua famiglia, di mamma Carla e papà Antonio, della sorella minore Anna, che in questi giorni stanno affrontando il momento più duro del distacco e dell’addio. La notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere è piombata in una sera di nebbia e ha fatto il giro di Conselve. Il cuore di Pietro si è fermato dopo quasi un anno di lotta contro la malattia che lo aveva aggredito.

Tutto era iniziato all’inizio del 2024, con un forte mal di schiena che continuava a tormentare il giovane. Dagli accertamenti sanitari, purtroppo, è emersa la diagnosi infausta, Sarcoma di Ewing, un tumore raro nelle ossa.

«Pietro aveva affrontato da subito il percorso di cura all’Istituto Oncologico Veneto di Padova con forza d’animo e determinazione», racconta papà Antonio. «“Forza e coraggio” sono state le nostre parole di genitori lo scorso febbraio alla diagnosi. E queste sono state le caratteristiche di Pietro, forte e coraggioso fino all’ultimo. Le buone risposte delle terapie gli avevano permesso di continuare a frequentare l’università e a dare gli esami, così come a portare avanti il percorso per l’ingresso nella Comunità Capi Scout. Verso la fine dell’anno però una recidiva della malattia ha imposto un’ulteriore valutazione medica con la sospensione delle terapie e l’avvio delle cure palliative».

In questo ultimo tratto di strada non facile Pietro è stato sostenuto dalla fede e circondato dall’affetto dei genitori, della sorella e di tutti i familiari e gli amici più stretti.

Nel grande dolore di questi giorni papà Antonio e mamma Carla vogliono ringraziare tutto il personale dello Iov che ha seguito loro figlio: «In reparto Pietro era uno dei più giovani e possiamo dire che ha trovato una seconda famiglia. Lo chiamavano con affetto “il principino” e siamo grati per l’umanità e l’affetto che ha ricevuto in questi mesi».

Ora l’intera comunità di Conselve si prepara a dare l’ultimo saluto al giovane. Venerdì alle 20.45 ci sarà una veglia di preghiera in Duomo mentre il funerale sarà celebrato sabato alle 10. Per volontà della famiglia saranno raccolte offerte per gli scout.

Il ricordo degli scout

Intenso e toccante il ricordo della Comunità Capi Scout: «Abbiamo avuto la fortuna di incontrare Pietro sin da quando era un giovane lupetto e l’abbiamo visto crescere, scoprendo e condividendo lo spirito di squadriglia fino a diventare punto di riferimento per il clan Bastian. In questi anni Pietro si è messo in gioco in diverse realtà dedicando il suo tempo e svolgendo servizio nel territorio, esperienze che poi l’hanno portato a scegliere di dedicarsi all’associazione scout di Conselve. Pietro da tre mesi ha fatto la scelta che più lo rendeva fiero: prendere la partenza ed entrare in Comunità Capi, mettendosi al servizio dei ragazzi. Pietro, l’uomo dei boschi! È sempre stato un ragazzo avventuroso, entusiasta e desideroso di condividere esperienze con la sua comunità».

Il cordoglio della rettrice

«La notizia della morte di Pietro Bissacco ci lascia una profonda tristezza: oggi è un giorno di dolore per l’ateneo patavino», afferma Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova, «Nonostante il progredire della malattia, Pietro ha avuto la forza di sostenere con regolarità gli esami del corso di studi in Ingegneria Informatica che lui, studente eccellente amante in particolare delle discipline scientifiche, aveva scelto per continuare a costruire il suo futuro, così come fino all’ultimo si è speso per lo scoutismo, altra sua grande passione. A nome di tutta l’Università di Padova mi stringo attorno a parenti, amiche e amici di Pietro».

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