Consorzio di Bonifica, torna la "tassa sull’acqua"

Bollette in arrivo a 85 mila proprietari di immobili in città: servono a coprire il contributo che la Regione non ha più dato

PADOVA. Una “tassa sulla bonifica” idraulica anche per i proprietari di immobili urbani. Sono in arrivo nelle cassette delle lettere dei padovani gli «avvisi di pagamento» emessi dal consorzio di bonifica Bacchiglione, che si occupa del territorio di Padova e di altri 38 comuni nell’area tra i Colli e la Saccisica. Non grandi cifre ma un ulteriore “balzello” che negli anni scorsi non si pagava perché la Regione copriva con un contributo di 6 milioni l’esenzione del contributo fino a 16,33 euro. Raggiunto al telefono, il direttore del consorzio Bacchiglione Francesco Veronese non ha voluto però commentare.

Tasi ed Imu, il 16 dicembre un conto da 50 milioni
Placeholder

La bolletta. Così gli 85 mila proprietari di immobili in città hanno ricevuto in questi giorni una nuova bolletta. Scade oggi infatti il termine per il pagamento del contributo, anche se in caso di recapito tardivo è possibile pagare senza maggiorazioni fino a 15 giorni dopo il ricevimento della lettera. C’è anche da stare attenti: chi ha la domiciliazione bancaria delle bollette non potrà usufruire del pagamento automatico perché il servizio è sospeso per l’adeguamento al nuovo standard europeo “Sepa”. C’è però anche la possibilità di pagare nelle tabaccherie e, con carta di credito, su Internet. La società di riscossione è la GeFil, la stessa azienda ligure che è stata scelta (al posto di Equitalia) anche dal Comune per la riscossione delle multe non pagate.

La bolletta con la richiesta di contributo
La bolletta con la richiesta di contributo

Il contributo. Nel 2010 la Regione si era sostituita ai “sottosoglia”, cioè i proprietari di immobili che avevano un contributo di bonifica inferiore ai 16,33 euro. La copertura economica però c’è stata fino al 2012. Per il 2013 e il 2014 quindi i consorzi di bonifica hanno deciso di coprire l’ammanco chiedendo un contributo anche ai consorziati “urbani”.

Il consorzio. I soldi sono necessari a portare avanti le attività del consorzio, oltre ovviamente alla struttura amministrativa. Il consorzio Bacchiglione gestisce un territorio di 58.247 ettari, che si estende dai Colli fino alla Laguna e comprende 39 comuni tra le provincie di Padova e Venezia. La gestione delle acque piovane è garantita attraverso una rete di canali di 916 chilometri di lunghezza e dal funzionamento di 39 idrovore. L’ultimo, e più importante, canale è lo scolmatore Limenella-Fossetta, i cui lavori termineranno nel maggio 2016. È costato 18,5 milioni di euro: 3,5 milioni messi dal consorzio. Servirà a proteggere dagli allagamenti tutta l’Arcella.

Ma c’è ovviamente anche la macchina burocratica. Presidente e vicepresidente (Paolo Ferraresso e Silvagno Bugno, eletti con regolari elezioni un anno fa) hanno un’indennità di carica di 2.100 euro mensili lordi. Il direttore Veronese, in carica dal 1999, nel 2013 ha ricevuto uno stipendio di 117.869 euro. Più di un dirigente comunale.

Argomenti:tasse

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova