Controlli sulle esenzioni del ticket: scoperti dalla Finanza 2.300 falsi poveri
PADOVA. Scoperti dalla Guardia di finanza in Veneto oltre 2.300 «falsi poveri» che usufruivano dell’esenzione dal pagamento del «ticket sanitario». Il controllo è stato svolto, per ora, in cinque Ulss sulle 22 esistenti nella regione (la 1 di Belluno, 4 Alto Vicentino, 9 di Treviso, 13 di Mirano, 17 di Monselice), con un bacino d’utenza di circa 1.200.000 assistiti residenti in 183 comuni delle province di Venezia, Belluno, Padova, Treviso e Vicenza.
I finanzieri proseguiranno gli accertamenti per verificare altre 8.000 posizioni di persone fisiche dichiaratesi «disoccupate». L’operazione è frutto della sinergia istituzionale tra la Regione del Veneto e la Guardia di finanza, il cui input è stato dato dal comandante regionale Walter Cretella Lombardo. Il «report» di analisi, condotto su 30.000 prestazioni in esenzione per «disoccupazione e reddito» nel biennio 2009-2010, ha evidenziato appunto 2.300 prestazioni elargite nei confronti di cittadini con redditi superiori alla soglia prevista per godere del beneficio e 10.000 prestazioni rese nei confronti di assistiti rivelatisi non disoccupati, nei confronti dei quali le fiamme gialle compiranno ulteriori accertamenti per escludere ulteriori condotte fraudolente.
Non solo «furbetti», però. Il chiarimento arriva dalle stesse Fiamme gialle: «Sono tanti i cittadini anche con redditi al di sotto della soglia di povertà che, a causa di un mero errore materiale, risultano avere dichiarato di essere disoccupati pur formalmente non essendolo», è spiegato in una nota. La Guardia di Finanza, dunque, «rassicura i Veneti che saprà distinguere tra errori involontari e fraudolenze precostituite, destinando sempre maggiore attenzione al delicato settore della spesa pubblica dell'area sanitaria e degli interessi degli onesti cittadini aventi diritto».
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