Controllo nella pizzeria Stecca: «Rilevato un abuso edilizio»

SANTA CROCE. L’ampliamento “sospetto” di un’ala del locale, la presenza di alcuni dipendenti non completamente in regola, la mancata battitura di due scontrini e alcuni rilievi dal punto di vista della sicurezza e delle leggi anti incendio. Blitz interforze al ristorante Stecca di via Giordano Bruno.
Venerdì notte gli agenti della questura, con vigili urbani, carabinieri del Nas, guardia di finanza, ispettorato del lavoro e vigili del fuoco, sono andati a far visita ad uno dei ristoranti più noti di Padova, quello gestito da Michela Stecca.
Gli agenti della municipale hanno avviato accertamenti sull’ampliamento della zona predisposta per la somministrazione di cibi e bevande, poi hanno contestato un presunto abuso edilizio che riguarda l’area del giardino estivo, attualmente trasformata in una stanza chiusa per ospitare più clienti. La direzione provinciale del lavoro invece ha aperto accertamenti sulla presenza di tre dipendenti che sarebbero risultati irregolari. I vigili del fuoco, dal canto loro, hanno rilevato la mancanza delle luci di emergenza.
«Io faccio questo lavoro da 54 anni», dice Michela Stecca, 60 anni, «a Padova sono un’istituzione. Abuso edilizio? Non diciamo sciocchezze. Ho solo messo qualche pannello per poter usare un’area morta. I tre dipendenti sotto indagine invece erano semplicemente a chiamata. Per quel che riguarda gli scontrini contestati dalla Finanza, c’era semplicemente una piccola discrepanza con un importo battuto al bancomat. Io mi chiedo, se in 54 anni c’era qualcosa che non andava non l’avrebbero rilevato prima? Sono veramente avvilita e sto pensando seriamente di vendere il locale ai cinesi. In tempi di crisi non si possono fare controlli di questo genere».
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