«Coppia in lista senza saperlo con Schiavo e il centrosinistra»

Candidati a loro insaputa in una lista elettorale di Cadoneghe: hanno fatto un balzo sulla sedia quando domenica, leggendo lo speciale elettorale sul mattino di Padova, hanno visto i loro nomi scritti in una delle liste elettorali. E per di più in una lista di orientamento opposto a quello delle loro convinzioni politiche: avrebbero votato Schiesaro, si trovano candidati in appoggio a Schiavo.
Della vicenda se ne occuperà la magistratura: il consigliere comunale Devis Vigolo, appresa la cosa dalla coppia di coniugi, ieri si è recato dai carabinieri di Cadoneghe a sporgere denuncia per falso ideologico commesso in atto pubblico. Un atto grave, di cui il candidato sindaco Marco Schiesaro chiede spiegazioni all’attuale sindaco Michele Schiavo, insieme all’annullamento della lista, la Lista civica di centro – Maschi per Schiavo sindaco. La coppia sostiene che a far firmare loro la candidatura era stato Pierantonio Maschi, da sempre rappresentante a Cadoneghe per Forza Italia, partito con il quale era stato candidato contro l’attuale sindaco Schiavo ed eletto in Consiglio comunale, fino alle sue dimissioni, lo scorso anno. Adesso invece Maschi appoggia Schiavo, sindaco esponente del Partito democratico. «Eravamo rimasti stupiti nei giorni scorsi, quando i due signori ci avevano confidato di aver già firmato per l’appoggio alle liste» racconta Devis Vigolo «in sostegno a Marco Schiesaro. Ci pareva strano. Poi quando abbiamo visto i loro nomi pubblicati ci siamo sentiti subito: quello che devono aver firmato era la loro candidatura, per di più in una lista politicamente opposta alle loro convinzioni».
«siamo stati usati»
«Ci hanno raccontato» continua Vigolo «che Pierantonio Maschi si era presentato a casa loro a far firmare le liste, convinti che venisse per conto di Forza Italia. E che mai loro gli avevano espresso l’intenzione di candidarsi. Parlando con noi, si sono resi conto che la candidatura in un Comune con più di 15 mila abitanti prevede degli adempimenti precisi, come la presentazione del certificato penale entro il 13 maggio, pena una multa. Non ne sapevano nulla: sono sconvolti». Vigolo ha fatto firmare loro il disconoscimento della loro candidatura, atto che ha allegato alla denuncia presentata ieri mattina.
«Renzo Venturato e Lucia Camporese non avevano alcuna intenzione di candidarsi» aggiunge Marco Schiesaro «e sostengono pertanto che i loro nomi sono stati usati senza consenso. A quanto sembra Maschi avrebbe approfittato della fiducia di due persone anziane per perpetrare un raggiro ai loro danni. Ci aspettiamo che la Lista civica di centro venga esclusa dalla competizione elettorale e chiediamo spiegazioni al sindaco Michele Schiavo, che ci auguriamo non fosse a conoscenza di questa azione vergognosa».
Per il primo cittadino sarebbe tutto in regola e anzi, minaccia querele a sua volta. «Per essere candidati ci sono precise formalità per accettare la candidatura» sostiene Schiavo «e mi pare che siano state tutte regolarmente controfirmate. Per ora, posso solo confermare la perfetta regolarità di quanto raccolto e presentato. Sto valutando, considerando la gravità di quanto pubblicato su social di parte, di sporgere una denuncia per diffamazione a chi sta mettendo in circolo notizie con ampia incompetenza e misera saggezza».
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