Coronavirus, hotel delle Terme pronti a rinunciare alle gite a Venezia

Ma la contromisura scatterebbe solo in presenza di altri casi. Per ora il programma di escursioni per Carnevale non cambia
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 09.02.2020.- Casrnevale. El svolo dea pantegana. Rio di Cannaregio.
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 09.02.2020.- Casrnevale. El svolo dea pantegana. Rio di Cannaregio.

ABANO. Albergatori di Abano, Montegrotto, Teolo e Galzignano preoccupati e pronti a eventuali misure di difesa dopo il caso di contagio da coronavirus registrato a Venezia possa essere seguito da altri casi. A lanciare l’allarme, in vista di San Valentino e soprattutto del Carnevale, è Gabriele Molari, general manager del resort di Galzignano.

IL MONITO

Con un messaggio nella chat degli albergatori, Molari ha preso posizione: «Una coppia di Taiwan che ha soggiornato in un hotel a Venezia è risultata positiva al test del coronavirus», spiega, «credo sia meglio sospendere temporaneamente le gite turistiche a Venezia, se si è in procinto di farne con gli ospiti (parlo per gli hotel aperti). Il collega di Venezia mi dice che per ora sembra non sia stato contagiato nessuno dei dipendenti dell’hotel».

L’ALLARME

L’allerta di Molari e di altri albergatori ha catturato le considerazioni in una chat interna di Federalberghi. «Questo discorso è stato posto in chat ieri mattina», spiega il direttore di Federalberghi Marco Gottardo. «È un discorso interno tra imprenditori che ha portato a diverse considerazioni. Il contagio di una coppia che ha soggiornato in un hotel a Venezia deve farci giustamente riflettere. Ma al momento non è stata presa alcuna decisione».

SI NAVIGA A VISTA

Di fatto gli albergatori termali navigano a vista e attendono sviluppi in terra veneziana. «Se non ci sono altri contagi credo non ci siano le basi per chiudere le gite verso Venezia», osserva ancora Marco Gottardo. «Dovessero risultare a Venezia altri casi di contagio da coronavirus è normale che i nostri imprenditori e la nostra categoria dovrebbero cominciare a studiare con più attenzione e preoccupazione la situazione ed eventualmente quindi valutare la sospensione, in maniera precauzionale, dei movimenti verso Venezia degli ospiti dei nostri hotel».

AVANTI TUTTA

Al momento l’indicazione che arriva è di andare avanti come nulla fosse. «C’è un carnevale in vista a Venezia e non ci sono disposizioni da parte del Ministero della Salute, avanti con le gite verso Venezia. Al momento non mi risulta cancellazioni delle escursioni».

NO ALLARMISMI

Quello che arriva dagli imprenditori termali è da una parte un segnale di attenzione, dall’altro di tranquillità. Come spiega il direttore generale della V Hotels, la società proprietaria degli hotel President, Excelsior e Antoniano, Andrey Dimitrov. «Detto che non organizziamo gite di gruppo a Venezia, credo non sia logico invitare i nostri turisti a non andare a Venezia», spiega senza mezzi termini.

Marco Gottardo Consorzio Albergatori Abano-Montegrotto MALAGOLI
Marco Gottardo Consorzio Albergatori Abano-Montegrotto MALAGOLI

«Non possiamo farci prendere da questa situazione in maniera maniacale. Si tratta di un’influenza e come tale deve essere trattata. Non possiamo chiudere l’Italia, non possiamo chiudere Venezia o Abano e Montegrotto. Sarebbe un atto di razzismo impedire ai nostri ospiti di raggiungere Venezia. Venezia è sempre Venezia e un caso di coronavirus non può voler dire che Venezia è pericolosa. Se a Venezia qualcuno fosse malato di Aids eviteremmo di andarci per paura di essere contagiati? Restiamo calmi», conclude Dimitrov, «ed evitiamo posizioni estreme». —


 

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