Corre sull’argine del Tergola la pista che collega le frazioni

VIGONZA
Inaugurato ieri il tratto Molino-Serraglio del percorso ciclo naturalistico “Della Tergola”. L’opera ha una lunghezza complessiva di 2.800 metri ed è stata realizzata dal comune di Vigonza in compartecipazione con il Consorzio di bonifica Acque risorgive con un costo di 105 mila euro, due terzi dei quali a carico di Vigonza. Il percorso parte, appunto, da via Molino a Vigonza, si snoda lungo l’argine del fiume Tergola che sfocia a sud nel Brenta per raggiungere il territorio veneziano di Fiesso d’Artico e Mira.
Non è stata una semplice stesura di ghiaino bensì è stato costruito un fondo adeguato mediante l’applicazione di un telo che non farà crescere l'erba e di uno strato di stabilizzato che consente la durata nel tempo anche se in un contesto ambientale difficile. La pista ha inoltre funzione di collegamento con tutte le frazioni del comune e permette di raggiungere tramite un percorso sicuro la Città dei Ragazzi, che viene sfiorata a 100 metri per cui basta attraversare un campo comunale per arrivarci. Il tratto inaugurato si inserisce peraltro sul percorso ciclo naturalistico che da Asolo porta fino a Fusina. «Era un’opera attesa perché ci permette un collegamento diretto all’aria aperta da una parte con Perarolo e dall’altra con Codiverno e il confine con S. Andrea di Campodarsego dove la pista prosegue ulteriormente. Adesso mancano solo gli ultimi 250 di connessione tra il ponte di via Molino e l’innesto della ciclabile che arriva da Perarolo» ha detto il sindaco Innocente Marangon «anche se il percorso è praticabile da mesi, c’era bisogno di creare un momento simbolico: era giusto dedicare un evento celebrativo per dare il valore che merita a un bene rivolto alla cittadinanza». Presente al taglio del nastro lo storico Patrizio Zanella, che ha ricordato come questa ciclabile che attraversa Vigonza sia iniziata nei primi anni 2000 e fu portata avanti con convinzione dall’allora assessore Ulisse Pezzato. «Questo dimostra che le cose che valgono la pena di essere fatte non hanno un colore politico» ha detto Zanella. —
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