Corso del Popolo sempre più Chinatown E anche il Dersut passa in mani asiatiche

Arretra la presenza italiana negli esercizi commerciali del quartiere vicino alla stazione ferroviaria  Domani un’ inaugurazione
TOME -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - BAR DERSUT PIAZZALE STAZIONE
TOME -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - BAR DERSUT PIAZZALE STAZIONE

Si allarga a macchia d’olio la Chinatown tra piazzale Stazione e corso del Popolo, dove ormai da anni le attività commerciali gestite dagli italiani sono una minoranza. Sono tre le nuove aperture guidate da imprenditori originari della Cina.

Due attività sono state aperte nelle ultime settimane: una, quasi all’inizio di corso del Popolo, dove si riparano telefonini e computer, in due locali dove per decenni c’era l’antica agenzia di viaggi Leonardi che ha conservato sul posto una piccola sede appena dopo il ristorante internazionale sempre cinese; l’altra a fianco del civico 8, dove è stato inaugurato un bar chiamato In Thè. Un posto anche elegante e ben arredato dove i clienti possono consumare ogni tipo di bubble tea stando seduti anche su soffici poltrone, modulari e girevoli. La terza attività, che poi è quella più eclatante, sarà inaugurata domani all’angolo tra corso del Popolo e il piazzale della Stazione.

In pratica è passati in mano cinese anche il popolare Caffè Dersut, gestito fino a pochi giorni fa da una giovane coppia che abita in provincia di Venezia e, prima ancora, da una famiglia napoletana che, in passato, aveva gestito anche lo storico Caffè Commercio di Valdobbiadene, in provincia di Treviso: sulla vetrina è apparsa già la scritta “nuova gestione” (resterà aperto ogni giorno feriale dalle 6. 30 alle 20, chiuso la domenica). Nei primi giorni di riapertura è prevista un’allettante offerta promozionale per i clienti: per ogni scontrino saranno offerti cento grammi di caffè macinato della torrefazione Dersut. A questo punto la Chinatown in corso del Popolo, la strada con tanti palazzi storici dalla stazione all’incrocio con via Trieste, è quasi tutta al completo. I locali italiani sopravvissuti sono solo tre: Illy Caffè, sul lato ovest della strada vicino al kebab gestito da un asiatico, il bar Max, gestito da decenni da un imprenditore originario di Modica, noto per le sue prelibate tavolette di cioccolato senza latte e il bar con i tavolini interni all’incrocio con via Ugo Foscolo.

In genere i cinesi di corso del Popolo gestiscono locali pubblici, negozi di telefonia e di computer, di abbigliamento e di accessori per la moda, saloni di bellezza e barberie unisex. Anche la tabaccheria sul lato ovest è ormai gestita da un cinese.

f. pad.

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