Corso privato della prof «Non c’è incompatibilità»
MONTAGNANA. Ha inviato un esposto alla direzione della scuola e uno alla Regione Veneto per denunciare un “conflitto d’interessi” che interesserebbe una docente dell’istituto. Smentisce ogni accusa, tuttavia, il Centro di formazione professionale Pavoni, attaccato dalla madre di una ragazza iscritta al corso per estetiste promosso dall’istituto montagnanese. La donna, in forma anonima, segnala che una docente del corso svolgerebbe nel proprio centro estetico (che ha sede nell’Estense) delle lezioni dedicate alla ricostruzione delle unghie. Corsi aperti a tutti, così «chiunque può poi cominciare questa attività senza alcun diploma o titolo autorizzativo legalmente rilasciati dalla Regione».
Il parere della madre è che corsi di questo genere siano doppioni di quanto già proposto dalla scuola e formino figure professionali abusive, visto che solo un’estetista qualificata – dunque in possesso di un diploma della Regione – può operare nel settore. Il fatto che a proporlo sia una docente di un centro di formazione regionale aggrava la situazione. Rispedisce al mittente ogni accusa il Cfp Pavoni: «La ricostruzione delle unghie, una delle mille sfumature dell’onicotecnica, non è un modulo di insegnamento previsto dal nostro corso» spiega la direttrice Morena Frigo «e dunque non è una competenza richiesta in uscita dal nostro istituto. Nella nebulosa giungla di leggi è specificato che chiunque può praticare la ricostruzione delle unghie, purchè operi in un centro estetico riconosciuto e purchè abbia frequentato dei corsi di formazione. Esattamente come quelli proposti privatamente dalla nostra docente. Non c’è alcun conflitto di interessi». «Dal 2008 la Camera di Commercio mi ha riconosciuto la qualifica di preparatore per corsi come questo» interviene la stessa docente accusata «So bene il confine che c’è tra educatrice e professionista che opera in privato e non l’ho mai oltrepassato». (n.c.)
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