Crac del gruppo Burani le vittime padovane ora chiedono i danni

 Ci sono anche padovani (insieme a trevigiani e veneziani) tra le vittime del crac del gruppo Burani (la griffe di alta moda), per il quale è iniziato l'altra mattina il processo in tribunale a Milano. Una decina, su 137 azionisti, i veneti che si sono costituiti parte civile con l'avvocato Sergio Calvetti e che hanno perso il denaro investito nella società Mariella Burani Fashion Group. I creditori chiedono ora danni patrimoniali e non patrimoniali agli imputati accusati di bancarotta: Walter e Giovanni Burani, rispettivamente ex presidente e ad della maison di moda di Cavriago, Reggio Emilia. Davanti ai giudici della terza sezione penale del tribunale di Milano sono sfilati i legali delle parti in causa che sperano di vedere riconosciuti i propri diritti di creditori. I giudici, di fronte alla corposa documentazione, hanno rinviato tutto al 17 gennaio quando il tribunale deciderà se e quali parti civili potranno essere ammesse al procedimento. L'avvocato Sergio Calvetti ha rilevato come gli azionisti, nell'aver investito il denaro nelle azioni della Mariella Burani Fashion Group «hanno subìto ingenti danni». (s.t.)

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