Cresce il rischio di dissesto idrogeologico sul Brenta

È stato elevato sulla Gazzetta Ufficiale, per l’area della Riviera e della Saccisica, il rischio di dissesto idrogeologico, su segnalazione dell’Autorità di bacino. Si sono istituite così due “zone di attenzione areale idraulica”. A spiegarlo l’associazione Brenta Sicuro che indica come siano i Comuni di Fossò, Campolongo, Vigonovo, Campagna Lupia, Codevigo, Camponogara, Arzergrande, Piove di Sacco, Sant’Angelo di Piove quelli interessati. L’aggiornamento è avvenuto recependo lo studio, del 2014, commissionato dalla Regione e richiesto dai Comuni e dai comitati, che ha rilevato la precaria conformazione delle arginature del fiume Brenta che richiedono assoluta cura e manutenzioni (i dissesti sono disseminati dal Padovano alla foce). «L’aggiornamento del piano stralcio», spiega per l’associazione Brenta Sicuro Marino Zamboni, «è avvenuto anche grazie alla corposa documentazione dell’indagine che le amministrazioni di Cadoneghe, Vigonza, Noventa Padovana, Vigonovo, Fossò, Campolongo e Codevigo, attraverso le rispettive Protezioni civili e con la collaborazione dell’allora comitato (ora associazione) Brenta Sicuro, hanno fatto nel 2017 sulle aree di competenza oltre che di Padova e Piove. Crediamo che si possano trarre due “morali” da questo risultato e cioè che l’unità d’intenti e collaborazione è fondamentale per la salvaguardia del nostro ambiente, dei nostri fiumi, e una sottovalutazione del rischio idrogeologico di Riviera e Saccisica può essere espressa solo da persone non competenti».
Le soluzioni per far fronte a un territorio a elevato rischio idrogeologico ci sono: «Diventa indispensabile», conclude Zamboni, «il piano per le manutenzioni straordinarie e il completamento dell’idrovia Padova-Venezia, per consentire (anche con la realizzazione di un canale scolmatore) di abbassare il rischio idrogeologico in un’area attorno al Brenta e al Bacchiglione».
Intanto sempre sul versante della sistemazione delle aree a ridosso dei corsi d’acqua, è stata portata a termine nei giorni scorsi un’ampia operazione a Gambarare di Mira di pulizia dell’area a ridosso dell’idrovia e della bretella Mira Lanza. Zone spesso utilizzate per lo scarico di tonnellate di rifiuti anche pericolosi e ultimamente anche per i traffici dei vongolari abusivi. Per le operazioni, svolte anche dagli operai comunali oltre che dai volontari, sono state utilizzate ruspe e altri macchinari adatti a quei terreni, chiudendo le strade arginali al transito di furgoncini, auto e scooter. Da tempo a presidiare la zona contro il degrado e comportamenti illeciti ci sono i volontari del gruppo Rangers d’Italia, insieme con la Polizia locale e gli ispettori Veritas. —
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