«Criminali spregiudicati niente riesce a fermarli»

Il sindaco di Masi esprime vicinanza ai coniugi oggetto dell’aggressione «Abitano in una zona molto illuminata, potresti trovarci un ago di notte»
Este (PD), 10.01.2017 Rapina fam. Pevarello in via este 46 a Masi Nella foto:
Este (PD), 10.01.2017 Rapina fam. Pevarello in via este 46 a Masi Nella foto:

MASI. In questi paesi è ancora forte il ricordo della brutalità toccata ad Ennio Bendini e Rosina Fracasso, picchiati e torturati nella loro abitazione di Piacenza d’Adige lo scorso luglio. Il confine tra Masi e Piacenza d’Adige è ad appena poche centinaia di metri dall’abitazione di Bruno e Velia. Eppure i due episodi, così vicini nella violenza toccata a due anziani indifesi, sembrano molto lontani e quest’ultimo ancora più incredibile: «Il casolare di Ennio e Rosina si trova in aperta campagna, senza confinanti, lontano dal centro e con poche luci intorno», sottolinea Cosimo Galassini, sindaco di Masi, «l’abitazione di Bruno e Velia, invece, si trova proprio nel centro del paese. Fa veramente pensare che si sia potuto compiere un episodio del genere senza testimoni, senza possibilità di intervenire, con tutta quella libertà». Continua Galassini: «Siamo in una via molto illuminata. Davanti a casa Pevarella potresti trovare un ago di notte, da quanta luce c’è. Però di fronte a criminali così spregiudicati non c’è deterrente che tenga. Non hanno paura di essere visti, non hanno paura di rischiare. Abbiamo peraltro da poco approvato l’installazione di nuovi punti luce in alcune zone periferiche di Masi, proprio per evitare che episodi come questi trovino facile compimento. Ci rendiamo però conto che diventa quasi tutto inutile». Il sindaco, appresa la notizia della rapina, ieri mattina ha fatto subito tappa in casa Pevarella: «Nell’abitazione c’erano solo i carabinieri impegnati nei rilievi. Voglio comunque esprimere vicinanza a questi nostri due concittadini, dall’animo buono e sempre partecipi alla vita paesana. Non meritano minimamente di vivere esperienze come queste, né loro né qualsiasi altro anziano». Chiude Galassini: «Confido nelle indagini dei carabinieri. E ho una speranza: che la pena sia esemplare e che venga applicata». E il pensiero va ancora ai coniugi di Piacenza: dei tre rapinatori, uno ai domiciliari e uno ancora in fuga. Vicinanza e solidarietà a Bruno e Velia è arrivata anche da Lara Burato, da qualche giorno vicesindaco di Masi, che aggiunge: «Le forze dell'ordine sono al lavoro, chi avesse motivo di essere utile alle indagini si metta in contatto con la caserma».

Nicola Cesaro

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