Criminalità minorile in aumento: i dati dell’Arma del 2024
Conferenza di riepilogo dei carabinieri di Padova. Salgono del 27,5% i reati commessi dai giovanissimi. Boom di interventi da codice rosso (+45%) legati alla violenza di genere
Devianza minorile in aumento in tutta la provincia: sfiorano il mezzo migliaio i reati commessi dai giovanissimi. Le operazioni del Comando provinciale dei carabinieri di Padova nel corso del 2024 hanno portato alla denuncia di 279 minorenni, e all’arresto di 29. Un balzo del 27,8% rispetto all’anno precedente.
Numeri su cui il colonnello Michele Cucuglielli esprime cautela: «Non possiamo parlare di baby gang, perché i gruppi con cui abbiamo a che fare non sono strutturati», ha sottolineato questa mattina nella conferenza di presentazione dei numeri relativi agli interventi dell’Arma nel Padovano.
In aumento anche le richieste di soccorso da codice rosso, in crescita del 45,7%.
Un anno in numeri
La provincia di Padova si distribuisce su 2.144 chilometri quadrati. Su tutto questo territorio i carabinieri nel 2023 sono riusciti a condurre le loro operazioni di repressione, prevenzione e monitoraggio. Un po’ di numeri: ci sono stati 38 mila servizi perlustrativi, per una media di 105 pattugliamenti al giorno.
Nel corso delle operazioni sono state identificate 122 mila persone, per una media impressionante di 335 al giorno. Controlli estesi anche ai veicoli in transito in città e provincia, per 74 veicoli perquisiti.
Infine un dato anche sugli interventi delle unità speciali delle Api, le Aliquote di primo intervento, che in un anno hanno svolto 10 uscite per gestire situazioni ad alto rischio, tra barricamenti in abitazione e liberazione di ostaggi.
Boom dei codice rosso
Se il 2024 sarà ricordato come l’anno di svolta, lo sarà grazie anche alla triste vicenda del delitto di Giulia Cecchettin. Un femminicidio efferato che ha sollevato il fenomeno, portandolo all’emersione grazie alle numerose campagne di sensibilizzazione. I militari dell’Arma nel 2024, come diretta conseguenza, hanno rilevato quasi novecento reati legati alla violenza di genere.
Si parla di 559 maltrattamenti in famiglia (+78% rispetto al 2023), 81 per violenza sessuale e 256 per atti persecutori (ossia stalking). «Si tratta in molti casi di reati spia, che segnalano alle forze dell’ordine situazioni di violenza di genere che possono, nei casi più estremi, portare a situazioni di delittuosità», ha osservato il comandante provinciale Cucuglielli.
Un dato in più: nel corso dell’anno sono stati applicati 54 braccialetti elettronici a uomini sottoposti alla misura di divieto di avvicinamento.
Criminalità minorile in crescita
Tema sentito dalla società è quello legato alla criminalità minorile. Fenomeno che l’Arma ha rilevato essere in sensibile aumento, sebbene i dati non siano in aumento tale da creare il sospetto di un’emergenza. I reati più frequenti tra i giovanissimi si dividono per lo più su due fronti: aggressività gratuita (aggressioni o rapine a coetanei) e il cyberbullismo.
«Spesso ci capita di riscontrare che gli episodi di violenza gratuita sono degli indicatori di disagio dei giovani», ha sottolineato il comandante Cucuglielli. «Il nostro obiettivo è quello di attuare attività di prevenzione e repressive – ha aggiunto – sebbene siamo consci che in molti casi la soluzione di questi casi andrebbe cercata in una maggiore responsabilizzazione nei contesti familiari».
C’è poi il fronte internet che negli ultimi anni ha fatto sua una parte preponderante dell’emersione di questi disagi. Mentre da un lato l’Arma è sempre impegnata nel controllo dei social per intercettare situazioni di criticità. Social che sono diventati piattaforma d’elezione per condividere attivi di violenza, che spesso vengono registrati – spiega Cucuglielli – per affermare la propria identità.
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