Crisi dell’auto, chiusa Autoplanet e “affittata” SiAuto

PADOVA. Continua, inesorabile, la crisi delle concessionarie auto. Da due settimane, in via della Regione Veneto, tra Camin e la Zip, ha chiuso i battenti Autoplanet, l’azienda con 30 dipendenti, di proprietà dell'imprenditore padovano Massimo Artusi, che commercializza le auto del marchio francese Citroen. Nella chiusura è coinvolta anche la concessionaria delle moto Ducati, acquisita da pochi anni dal Gruppo Artusi. Secondo alcune voci al settore moto sarebbe interessato il Gruppo Scarabel.
In attesa che si definisca il futuro dell'azienda di Artusi, magari con l’arrivo di un acquirente, ai potenziali clienti intenzionati ad acquistare una vettura Citroen, viene consigliato di rivolgersi alla concessionaria Autonord in via Roma 139, a Lancenigo di Villorba, a pochi chilometri da Treviso.
Chiude, dunque, seppur temporaneamente, la concessionaria Autoplanet in Via Regione Veneto, ma non l'autofficina di via Lussemburgo che fa capo ugualmente al Gruppo Artusi, dotata anche di un servizio per le gomme, per la carrozzeria e per la revisione dei veicoli.
I gestori dell'autofficina tengono a precisare che sono cambiati i numeri telefonici. I nuovi recapiti sono 049-760687 e 049- 761024.
Nel frattempo, in merito alla crisi che anche in Veneto sta attraversando il mercato dell’auto e dopo mesi di trattativa, è in dirittura d'arrivo la vertenza che riguarda la società SiAuto, guidata dalla famiglia Silva. In attesa che il tribunale si pronunci sulla richiesta del concordato preventivo, sono stati già firmati tre preliminari di affitto di ramo d'azienda della SiAuto.
La SiAuto di Mestre dovrebbe essere acquisita dall'Autonord di Villorba. La sede di Padova-Zip dalla società Bisson, di Vicenza, mentre la SiAuto-Mondial Car da Auto Serenissima, di proprietà dell'imprenditore Dalla Pozza, che attualmente commercializza i marchi Jaguar e Land Rover. Naturalmente, dopo il necessario passaggio in tribunale, dovrebbe essere sottoscritto anche l'accordo sindacale tra le parti sociali.
«In pratica si dovrebbero recuperare i due terzi dell'occupazione totale delle filiali che fanno parte del Gruppo SiAuto», sottolinea Cecilia dè Pantz, «D'altronde la crisi delle concessionarie delle auto, cominciata già cinque anni fa, continua. Speriamo che anche in tale importante settore per l'economia del Paese, nel 2015 ci sia una radicale inversione di tendenza».
La crisi delle concessionarie, costrette a chiudere i battenti per effetto della crisi, è iniziata già in epoca precedente al Duemila. Una delle prime aziende del settore che, negli anni '80, si ritirò dalla scena commerciale padovana fu la PadAuto, gestita dal commendatore Fezzi, che vendeva proprio auto della Citroen.
Le altre società del territorio che, nel corso degli anni, hanno cessato l'attività sono svariate: tra le altre la Bepi Koelliker, la Gi.Bi Auto, la Lancia Bondi e la Renault, che si trovavano entrambe in via Tommaseo e anche la Castelletto-Orlando, molto attiva anche prima che l'Alfa Romeo fosse comprata dalla Fiat.
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