Cup dell’Usl 6, in 19 rischiano il posto

«Licenziamento collettivo di 19 dipendenti per cessazione delle attività aziendali»: è stato alla lettura di queste parole, nel mezzo di una lettera arrivata giovedì, che hanno preso corpo i timori paventati solo qualche giorno fa dai sindacalisti della Cisl sugli effetti dei tanti appalti esternalizzati per i servizi dell’Usl 6 Euganea. I 19 posti di lavoro in bilico sono quelli delle dipendenti della ditta Software & Servizi srl di Milano che gestisce in subappalto due contratti - stipulati con Noasi per conto del concessionario Euganea Sanità spa - per i Cup dell’ospedale Madre Teresa di Schiavonia e delle sedi distaccate di Monselice, Este, Montagnana e Conselve. E sono le addette a questi ultimi a cui è arrivata tra capo e collo la notizia del licenziamento.
Una vicenda che, secondo il sindacato, rischia di essere solo l’inizio di un effetto a cascata determinato dagli inevitabili cambi di gestione dei servizi esternalizzati. Solo per il servizio del Cup nell’ambito dell’intera Usl Euganea, su 150 addetti almeno 80 sono dipendenti di ditte o cooperative. Sono esternalizzati tutti i Cup telefonici, mentre sul fronte degli sportelli sono gestiti da personale esterno quelli dell’ex Usl 17, mentre negli ospedali di Padova, Piove di Sacco, Cittadella e Camposampiero operano dipendenti interni.
«L’appalto per la gestione del Cup nelle sedi Este, Montagnana, Monselice e Conselve» sottolinea Franco Maisto della Cisl Fp, «cesserà il 30 giugno e ci sarà quindi una nuova gara. La Software & Servizi mette le mani avanti e in caso di perdita della commessa ha attivato lo stato di crisi aziendale informando dei 19 esuberi. È gravissimo, perché con questi licenziamenti si colpisce al cuore uno dei servizi più importanti perché a diretto contatto con l’utenza e indispensabili al funzionamento del sistema». La Cisl ha subito chiesto un incontro con la direzione dell’Usl Euganea, incontro subito concesso dal direttore generale Domenico Scibetta: «Ci è stato detto che il personale dichiarato in esubero sarà assorbito dal futuro gestore del servizio» rileva Maisto. Il fatto è che non si sa che vincerà l’appalto e se fosse - cosa probabile - una cooperativa, le lavoratrici sarebbero sì riassunte, ma a condizioni di lavoro molto meno favorevoli delle attuali. Che significa, su tutto, buste paga più leggere. «Gli appalti sono sempre più al ribasso tali da costringere chi partecipa alle gare di ridurre al minimo i servizi. E di appalti esterni l’Usl Euganea ne ha oltre 30, molti dei quali per servizi di assistenza diretta a malati, anziani e disabili» l’amara considerazione di Maisto.
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