Da 10 a 140 dipendenti in quindici anni: Infineon punta sulla ricerca

La multinazionale leader dei semiconduttori celebra i tre lustri di attività a Padova. "Nel 2016 siamo pronti a nuove assunzioni", assicurano dall'azienda.
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONVEGNO IFINEON AL PAPA LUCIANI. FABRIZIO DUCHIERO PRO RETTORE TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONVEGNO IFINEON AL PAPA LUCIANI. FABRIZIO DUCHIERO PRO RETTORE TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
PADOVA. Da 10 a 140 dipendenti in 15 anni ed una posizione da leader nella Ricerca e Sviluppo nel segmento dei regolatori di tensione per l'automotive mondiale. Sono solo alcuni dei numeri della crescita di Infineon (multinazionale tedesca da 5,8 miliardi di euro e 35 mila dipendenti nel mondo) che a Padova ha sviluppato una delle sue principali strutture d'innovazione. Martedì mattina, al Centro Congressi Papa Luciani, oltre 200 dipendenti ed ospiti hanno festeggiato i 15 anni di attività dell'azienda a Padova assieme ai rappresentanti delle istituzioni locali (Eleonora Mosco vicesindaco di Padova) del mondo accademico (Fabrizio Dughiero, prorettore allo sviluppo tecnologico dell'Università di Padova) di Confindustria (Isabella Chiodi, delegata all'innovazione dell'associazione di categoria) ed ai vertici internazionali dell'azienda. «La presenza di un'università capace di sfornare neolaureati ben preparati, un costo del lavoro fra i più bassi dell'area euro e una qualità della vita di prim'ordine sono le carte che Padova può giocarsi per attrarre investimenti internazionali - spiega Alessandro Matera, Ceo di Infineon Italia -. E tuttavia ancora c'è molto da fare per stimolare le istituzioni a credere in un settore della ricerca privata capace di fare da traino per quella reindustrializzazione tecnologica di cui il territorio necessita». Con una prospettiva di crescita degli investimenti in risorse umane che per il 2016 punta a mantenersi tra il 5 e il 10%, Infineon lavora a stretto contatto con l'Università di Padova ma anche con Confindustria e Anie (la federazione di Confindustria del settore elettrotecnico ed elettronico) per sviluppare modelli di formazione capaci di superare gli attuali standard dell'alternanza scuola lavoro. «Un neo laureato in gamba impiega tra i 6 e gli 8 mesi per essere realmente produttivo una volta assunto - continua Matera -. Stiamo ragionando assieme all'università di Padova sulle possibilità di sviluppare un nuovo modello di formazione, un percorso complesso che necessita di una legislazione più flessibile capace di premiare le esperienze di successo». Ed è proprio attraverso la collaborazione con Anie che Infineon punta a rafforzare l'attenzione per un settore, quello della microelettronica, che presenta dati sugli investimenti in R&S ben superiori alla media delle aziende italiane. «Un'azienda mediamente investe in ricerca tra lo 0,4 lo 0,8% del proprio fatturato - spiega Isabella Chiodi, delegata di Confindustria Padova all'Innovazione e vicepresidente di Ibm Europe - quelle dell'elettronica e della microelettronica arrivano al 20% annuo. Una capacità di reinvestimento che deve essere premiata riconoscendo come strategico un settore che ha bisogno di piani di sviluppo industriale specifici».

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