Da oggi ad Abano è vietato chiedere l’elemosina

La norma è entrata nel regolamento comunale: duecento euro di multa e sequestro della mercanzia eventualmente detenuta dal questuante
BELLUCO MENDICANTE ZONA PEDONALE ABANO BELLUCO MENDICANTE ZONA PEDONALE ABANO
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ABANO TERME. Stendere la mano per chiedere la carità o vendere fiori e altri oggetti abusivamente, da oggi è proibito su tutto il territorio comunale. La norma infatti è entra a far parte del regolamento di polizia locale e toccherà ora ai vigili controllare e applicare le sanzioni stabilite. La scelta adottata lunedì in Consiglio comunale ha trovato la ferma opposizione di Gian Pietro Bano, esponente dei Cittadini per il cambiamento, che ha fatto appello alla situazione di grave disagio e difficoltà economica che molte famiglie stanno attraversando, e che può portare in alcuni casi a dover chiedere l'elemosina come unica possibilità di sopravvivenza.

«La dispozione – ha ribattuto il sindaco Luca Claudio – non punta a colpire queste persone ma a prevenire e combattere il crimine organizzato, che troppo spesso sfrutta queste situazioni di miseria anche per raccogliere informazioni su possibili obiettivi da colpire». E per far desistere questi personaggi a girare per la città, spesso importunando i passanti e i turisti con fare insistente e ossessivo, il Comune ha stabilito che i vigili potranno elevare la sanzione di 200 euro con il sequestro del denaro e della merce detenuta dal questuante. Certamente non sarà facile applicare le sanzioni, come dimostra l'esperienza di altri Comuni che hanno adottato provvedimenti analoghi.

In ogni caso è prevista l'apertura di un conto corrente infruttifero nel quale versare i soldi sequestrati a mendicanti e venditori abusivi, cifre che poi saranno destinate a progetti di solidarietà. Soddisfazione per questo provvedimento è stata invece espressa dal consigliere del Carroccio, Flavio Manzolini, che ha ribadito il concetto che la sicurezza del cittadino passa anche attraverso una sana azione di prevenzione.

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