Da oggi scatta lo shopping in centro. "Ma il 26 dicembre a casa o si sciopera"

Scattano le aperture domenicali "ordinarie" in vista del periodo natalizio, dopo quelle "straordinarie" di questa primavera e di settembre. Ma commessi e commesse non ci stanno: "Nessuna apertura il 26 dicembre"
NEGOZI APERTI. Gente davanti alle vetrine: sarà un’altra domenica all’insegna dello shopping soprattutto in centro storico
NEGOZI APERTI. Gente davanti alle vetrine: sarà un’altra domenica all’insegna dello shopping soprattutto in centro storico
PADOVA. Un'altra domenica di shopping in centro, mentre incombe la minaccia di sciopero generale del commercio contro l'apertura di Ipercity e Le Brentelle a Santo Stefano. Oggi sono aperti negozi, supermercati, grandi magazzini e centri commerciali. Porte aperte al Centro Giotto, al Parco Commerciale Est, da Coin, La Rinascente, Oviesse, Upim, Zara, H&M, megastore Benetton, ma anche nei supermarket Alì e Pam.


Ma si fa sempre più dura la mobilitazione contro la chiamata al lavoro per S. Stefano, come richiesto da Ipercity e Le Brentelle (gestiti da Aspiag Service) che vorrebbero le commesse dietro il bancone il giorno dopo Natale. Cgil, Cisl e Uil non ci stanno.


Oggi serrande alzate, dunque. In base all'accordo sulle deroghe in vigore dal 2009 tra l'assessore al commercio Marta Dalla Vecchia, le associazioni di categoria, i sindacati e le organizzazioni dei consumatori, i negozi sono aperti in tutta la città. Si replica anche domenica prossima più il 14, 21 e 28 novembre. Negozi ed ipermercati dovranno restare chiusi il giorno di Ognissanti e la domenica successiva (7 novembre). Inoltre con la legge 114 del 1998, recepita dalla Regione Veneto, le attività commerciali possono aprire tutte le domeniche a dicembre.


E qui nasce il «caso»: quest'anno il giorno di Santo Stefano capita di domenica. Commesse, cassiere e sindacati di categoria hanno comunicato che faranno di tutto per restare in famiglia a continuare a festeggiare Natale, minacciando lo sciopero.


Come si comporteranno Ascom e Confesercenti? «Anche se la colpa va addossata a Bersani che liberalizzandolo totalmente ha distrutto il commercio, è giusto tenere chiusi negozi ed ipermercati per permettere a commercianti e dipendenti di festeggiare S. Stefano in famiglia» commenta Fernando Zilio, presidente Ascom.


Dalla parte delle commesse anche Maurizio Francescon, direttore della Confesercenti. «Il 26 dicembre nel Veneto non si è mai lavorato - osserva - Se oggi alcuni ipermercati vogliono aprire a tutti i costi anche a Santo Stefano è perché c'è una sfida tra medio-piccolo e grande commercio proprio sul piano delle aperture domenicali. Tant'è che alcuni colossi internazionali vorrebbero restare aperti per 26 domeniche all'anno, come già succede al di là del confine regionale, in Friuli».

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