Da una A all'altra: il Santo di Santi e quello di Graziani

GIOVANNI. Lì, in mezzo ai tifosi della curva
GIOVANNI. Lì, in mezzo ai tifosi della curva
 
PADOVA
. Dice il signor Ariosto Santi che adesso c'è qualcuno che ha copiato da lui, ma lui rimane il primo. Chi ha copiato si chiama Giovanni Graziani, è un po' più giovane, e rappresenta dunque la continuità.  Copiato cosa? Il Santo. Entrambi portano in tribuna l'effige del nostro Santo. Entrambi hanno un cognome che con il Santo ci sta: Santi (il plurale) e Graziani (la Grazia che al Santo si chiede). Entrambi si fanno notare: Ariosto Santi è stato più volte fotografato negli anni della serie A, perchè portava la sua effige ovunque. Adesso è anziano, e la sua frequenza dietro alla squadra è diminuita. Però negli ultimi due incontri casalinghi c'era, e sempre con i Santo. Giovanni Graziani è invece un tifoso verace, e la squadra la segue sempre in trasferta, naturalmente portando appresso la sua effige (con lui anche quando è stato ospite del programma televisivo Biancoscudati Channel).  Di una cosa Ariosto è veramente dispiaciuto: che padre Giovanni Voltan, della Basilica del Santo, nell'articolo che abbiamo pubblicato ieri abbia criticato chi porta l'effige del Santo allo stadio. «Io l'ho sempre fatto perchè sono religiosissimo e credo nel nostro Sant'Antonio», conclude.

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