Dal 12 agosto stop alla carta Risparmi per oltre 2 milioni

Una data fissata da mesi, ma solo adesso che si avvicina si comprende la portata della rivoluzione in atto. Dal 12 agosto la pubblica amministrazione dovrà usare esclusivamente documentazione digitale. Stop alla carta anche a Palazzo Moroni. Con un risparmio di oltre 2 milioni di euro.
Nei giorni scorsi è stato direttamente il segretario generale Lorenzo Traina ad inviare una circolare a tutti i dirigenti, avvisandoli: «La scadenza del 12 agosto si configura come l’ultimo passaggio di un percorso di digitalizzazione non più derogabile».
Niente deroghe, appunto. Anche perché il primo codice dell’amministrazione digitale risale al 2005, mentre il decreto che introduce l’obbligo di produrre tutti i documenti in digitale è del novembre 2014. Come si è adeguato il Comune di Padova? Traina nella sua circolare indica tutti gli strumenti da utilizzare: il sistema di protocollo informatico e gestione documentale, le caselle di posta elettronica certificata, il portale per le istanze on-line e i dispositivi di firma digitale. Ai dipendenti è stato fornito un vademecum e nei prossimi mesi verranno organizzati dei corsi. Nel frattempo sono stati creati quattro gruppi di lavoro: sull’analisi della normativa, sui contratti e sul Mepa (il mercato elettronico), sulle procedure di liquidazione, e sull’accesso agli atti. Tutto il materiale prodotto è stato anche raccolto in un apposito sito sul modello di “Wikipedia”.
Facile intuire i vantaggi sulla vita dei padovani: ogni richiesta adesso dovrà essere compilata on-line. È quello che già si fa per ottenere un permesso per la Zona a traffico limitato. Ma presto sarà così in ogni settore.
I vantaggi della “rivoluzione digitale” li ha elencati nella sua relazione in commissione l’assessore Stefano Grigoletto (che fino a poche settimane fa ha gestito i servizi informatici). L’uso della Pec ha ridotto dell’80% i costi di spedizione tramite raccomandata; l’introduzione di un portale in cui i dipendenti inseriscono le richieste di ferie e permessi ha ridotto di un terzo l’attività delle segreterie; quasi il 50% delle richieste di accesso alla Ztl avviene già on-line; le richieste di autorizzazione per la manomissione di suolo pubblico da parte di aziende sono gestite in formato digitale; il portale Suap per le pratiche dei commercianti ha ridotto del 70% le attività di sportello. In pratica la rivoluzione digitale porta a un risparmio complessivo di 2 milioni e 155 mila euro.
Della parte tecnica si è occupato il caposettore Alberto Corò. Padova ha due “sale macchine”, in via Gozzi e via Sarpi. Ci sono 228 server con una capacità di memorizzazione di 100 terabyte. Ma l’obiettivo è di arrivare a 300 in pochi mesi. In città poi c’è una rete di fibra ottica lunga 140 chilometri.
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