Dal 26 agosto stop alla propaganda elettorale, a Padova rischia di saltare la Festa dell’Unità
PADOVA. Da oggi partono i primi limiti alla campagna elettorale. Stop alla propaganda senza regole, con manifesti e volantini consentiti solo nei luoghi prestabiliti e non più nelle aree pubbliche. Limiti che molto probabilmente faranno saltare la “tradizionale” festa dell’Unità, che il Pd – prima della caduta del governo – stava organizzando per metà settembre.
Mentre Rifondazione Comunista, nonostante i divieti, al Parco Iris avvierà questa sera la sua festa, ma senza bandiere, simboli e manifesti politici. Come d’altronde sta accadendo a Bologna, dove la festa dell’Unità è iniziata ieri nel rispetto delle restrizioni e si concluderà il 18 settembre. Mentre a Quinzano, in provincia di Verona, proprio a causa delle regole della par condicio, la festa è stata annullata. Questa sera invece ci sarà la riunione decisiva del Pd a Padova per capire come e se procedere – oppure rinunciare o rinviare a dopo il voto – la festa provinciale dell’Unità.
Nel frattempo però tutti i partiti dovranno adeguarsi alle raccomandazioni che all’inizio di agosto il prefetto Raffaele Grassi ha inviato alle loro sedi. Da oggi sarà proibito il lancio e la diffusione di volantini in luoghi pubblici o aperti al pubblico, ogni forma di propaganda elettorale luminosa o figurativa a carattere fisso in un luogo e quella luminosa mobile. Quindi niente bandiere in giro per la città, anche fuori dalle sedi di partito.
Proprio ieri la giunta comunale ha approvato (come ordinato dal prefetto) la delibera per la concessione degli spazi destinati alla propaganda relativa alle elezioni politiche, che a Padova saranno 25 tabelloni per il Senato e altrettanti per la Camera. Solo in questi specifici posti sarà quindi possibile affiggere manifesti elettorali, le riproduzioni, in qualsiasi dimensione, di simboli e contrassegni di partiti o liste e gli avvisi di comizi, riunioni o assemblee a scopo elettorale.
Banchetti e gazebo saranno invece consentiti, ma a determinate condizioni. Saranno vietati infatti nelle piazze e negli spazi pubblici dell’area compresa all’interno delle seguenti vie: riviera Mussato, via Tolomei, Ponte Molino, via San Fermo, Piazza Garibaldi, via Cavour, via 8 Febbraio, via Roma, via XX Settembre, Piazza Castello e via San Tomaso, mentre saranno permessi nelle restanti aree pubbliche della città, ma al massimo un gazebo per partito. I comizi e le riunioni di propaganda elettorale previsti all’interno del perimetro che comprende: riviera Mussato, via Tolomei, Ponte Molino, via San Fermo, Piazza Garibaldi, via Cavour, via 8 Febbraio, via Roma, via XX Settembre, piazza Castello e via San Tomaso, potranno svolgersi solamente in piazza delle Erbe, piazza dei Frutti e Prato della Valle, ma solo dal lunedì al venerdì (dalle 15 alle 24) e la domenica (9-24). Una limitazione finalizzata a garantire le attività di mercato e di pulizia delle piazze.
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