Dal porno alla palestra: l’ex cinema Ducale diventerà “McFit”

La catena tedesca aprirà in via Facciolati, a Padova, la sua terza sede in provincia. Bressa: «Grazie ai privati facciamo rigenerazione urbana»
L'edificio dell'ex cinema Ducale
L'edificio dell'ex cinema Ducale

PADOVA. Un cinema moderno e conosciuto finito per diventare sala a luci rosse, chiusa per una brutta storia di prostituzione nel 2012. Poi anche il supermercato al piano terra si è trasferito. E così l’edificio dell’ex cinema Ducale era rimasto abbandonato, con il rischio di trasformarsi in un luogo di degrado. Tornerà invece a vivere, trasformandosi in una sede della catena tedesca di palestre “McFit”. «Un intervento nell’ottica di orientare investimenti privati verso progetti di rigenerazione urbana. È positivo che questo accada», spiega l’assessore al commercio Antonio Bressa.

Nuova palestra

Sarà la terza sede in provincia di Padova quella della catena “McFit” tra via Facciolati e viaStoppato, all’altezza della rotonda di Pontecorvo.

La proprietà dell’edificio è della società Vis, della famiglia Bastianello, proprietaria anche di un’altra storica sala che cerca una nuova identità: l’Altino. È previsto dunque l’abbattimento dell’edificio e la costruzione di un nuovo fabbricato per la palestra, con un aumento della volumetria del 30% grazie al piano casa.

Sorgerà una palestra iper-moderna, dunque, dove accanto alla sala corsi ci sarà anche una sala per i “cyber corsi”, cioè svolti con un insegnante virtuale. Oltre al piano terra ci sarà una grande sala anche al primo piano. E il parcheggio sarà ampliato, trovando posti per le auto non solo nel piazzale davanti all’edificio ma anche sul tetto, che si raggiungerà grazie a una rampa su via Stoppato.

L’ex Cinema

Il Ducale è stato uno dei primi cinema moderni sorti fuori dal perimetro delle mura cinquecentesche. Ma poi, dopo qualche anno, era diventato una sala a luci rosse. Nel 2012 un blitz della polizia locale, dopo le segnalazioni di alcuni residenti, aveva scoperto alcuni clienti intenti a consumare rapporti sessuali con giovani ragazzi stranieri. I gestori di allora (due immigrati originari del Congo) furono denunciati per sfruttamento della prostituzione: il sospetto era che non facessero pagare l’ingresso ai ragazzi che poi si prostituivano all’interno. Nel 2017 sono stati assolti «perché il fatto non sussiste».

Ma dopo il sesso, per l’ex Ducale ci sarà una nuova vita. —


 

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