Dal primo settembre scatta la fusione tra Meucci e Fanoli

Istituto tecnico e liceo artistico diventano un’unica scuola Il preside: «Ma per studenti e insegnanti non cambia nulla»
Di Silvia Bergamin
Belluco Istituto Scolastico Statale D'Arte Michele Fanoli di Cittadella.
Belluco Istituto Scolastico Statale D'Arte Michele Fanoli di Cittadella.

CITTADELLA. Dal primo settembre l’istituto tecnico Meucci e il liceo artistico Fanoli diventano un’unica scuola. Anche le superiori si trovano a fare i conti con gli accorpamenti previsti dalle leggi statali. «A partire dal nuovo anno scolastico», spiega Roberto Turetta, che tra un paio di settimane diventerà di fatto il preside della nuova realtà, «gli 880 studenti del Meucci e i 530 del Fanoli formeranno, da un punto di vista legale, un unico istituto. Suddivisi in 62 classi, saranno di fatto alunni del “Meucci”, anche se le identità culturali di entrambe le scuole verranno mantenute». Il dirigente scolastico sottolinea che la fusione consiste «nel rendere comuni, quindi a disposizione di entrambi i plessi, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Per i ragazzi non cambia nulla, così come per gli insegnanti; i 150 docenti continueranno a fare capo a una delle due scuole, come se fosse tutto distinto». L’accorpamento riguarda essenzialmente «la contabilità», prosegue il preside, «il conto corrente, ce ne sarà uno unico, la gestione degli acquisti, il magazzino, l’inventario, l’ufficio del personale e quello tecnico. L’obiettivo da perseguire è l’efficienza». Un passaggio obbligato: «Quando una scuola risulta sottodimensionata, con meno di 600 alunni, scatta obbligatoriamente l’accorpamento con un istituto che abbia già i numeri per proseguire la propria attività. Per questioni logistiche, la giunta regionale ha deciso questo tipo di fusione. È una sfida importante, che sono convinto porterà alla nascita di nuove sinergie e opportunità: da una parte c’è la creatività dei liceali, dall’altra la disponibilità di laboratori che potranno diventare luoghi in cui realizzare nuovi progetti».

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