Dalle autostrade agli aeroporti una “cupola” pilotava gli appalti

Maxi-operazione della Guardia di Finanza a Nordest: nel mirino 150 opere pubbliche (tra cui la Terza corsia della A4), cento indagati
Bumbaca Gorizia 27.05.2018 Corso Italia lavori e disagi © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 27.05.2018 Corso Italia lavori e disagi © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA. Una “cupola” a trazione friulano-veneta, che si accordava per spartirsi gli appalti pubblici, decidendo di favorire le aziende di costruzioni che facevano parte del cartello.

Appalti truccati, perquisite dieci aziende tra Treviso e Padova
Il Procuratore Massimo Lia

Un miliardo di euro il valore complessivo delle opere sotto la lente di ingrandimento. L’elenco dei lavori è lunghissimo: dalla Terza corsia della A4 alle strade di Umbria e Marche danneggiate dalle scosse di terremoto del 2016, passando per il rifacimento delle piste degli aeroporti del Triveneto e delle banchine degli scali marittimi e fluviali.

Sono oltre cento gli indagati nell’inchiesta della Procura di Gorizia: nessuno è stato arrestato, al momento. L’attività investigativa, scaturita dagli accertamenti della Guardia di Finanza del capoluogo isontino interessa aziende di costruzioni, enti, consorzi e Comuni di quattordici regioni italiane. Quattrocento finanzieri ieri mattina sono entrati in azione per acquisire e sequestrare atti e documenti nelle sedi di sedici stazioni appaltanti. Le ipotesi di reato contestate sono associazione a delinquere, turbativa d’asta, inadempimenti e frodi nelle pubbliche forniture, violazioni nelle leggi sui subappalti e concussione. E sono state accertate anche gravi violazioni di tipo ambientale, legate allo smaltimento dei rifiuti di cantiere.

18 luglio 2017 Autovie Venete Autostrada A4, cantieri terza corsia, conci, cartelloni stradali, cantiere sul Tagliamento, caselli autostradali, turismo, avvisi vs furti e abbandono animali, Alvisopoli. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone
18 luglio 2017 Autovie Venete Autostrada A4, cantieri terza corsia, conci, cartelloni stradali, cantiere sul Tagliamento, caselli autostradali, turismo, avvisi vs furti e abbandono animali, Alvisopoli. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone


Grande Tagliamento. L’indagine è scattata un anno e mezzo fa, dopo una serie di controlli che hanno interessato le procedure d’appalto per la riqualificazione di corso Italia, a Gorizia. I lavori, aggiudicati a una ditta di Bari, erano stati poi affidati a due ditte venete, in violazione alle norme sui subappalti. Gli approfondimenti della Fiamme Gialle della Compagnia goriziana hanno scoperchiato un pentolone ribollente di pratiche collusive, che hanno coinvolto decine di aziende.

A tessere la tela quello che gli investigatori hanno definito come «un nocciolo di ditte» che operava tra Friuli e Veneto (da cui il nome dell’operazione, “Grande Tagliamento”, dal fiume che scorre tra le due regioni), cabina di regia che negli ultimi tre anni ha messo lo zampino su 150 gare d’appalto per lavori pubblici sparsi in tutto lo Stivale. Le procedure di affidamento al centro delle indagini riguardano la manutenzione e la costruzione di strade, autostrade, ponti, viadotti, cavalcavia, sottopassi, gallerie, piste aeroportuali, edifici, opere fluviali e di sistemazione idraulica, acquedotti, gasdotti, opere marittime e lavori di dragaggio, impianti di bonifica e protezione ambientale.

Sono 400 i finanzieri del Comando Fvg impegnati nel triveneto e in tutta Italia in acquisizioni documentali, perquisizioni e sequestri disposti dalla Procura di Gorizia in enti pubblici e societa' per indagini su appalti di opere pubbliche per un valore di oltre un miliardo di euro, 21 novembre 2018. L'inchiesta ipotizza turbative d'asta tra le imprese coinvolte per effetto di pratiche collusive, ma anche frodi nella realizzazione di ponti, viadotti, cavalcavia, sottopassi, gallerie, piste aeroportuali costruite utilizzando materiali difformi da quelli dichiarati. ANSA/GDF GORIZIA +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
Sono 400 i finanzieri del Comando Fvg impegnati nel triveneto e in tutta Italia in acquisizioni documentali, perquisizioni e sequestri disposti dalla Procura di Gorizia in enti pubblici e societa' per indagini su appalti di opere pubbliche per un valore di oltre un miliardo di euro, 21 novembre 2018. L'inchiesta ipotizza turbative d'asta tra le imprese coinvolte per effetto di pratiche collusive, ma anche frodi nella realizzazione di ponti, viadotti, cavalcavia, sottopassi, gallerie, piste aeroportuali costruite utilizzando materiali difformi da quelli dichiarati. ANSA/GDF GORIZIA +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++


Il meccanismo. Le aziende avevano costruito un oliato sistema di comunicazione orizzontale. Che permetteva di far filtrare tra le ditte l’intenzione di partecipare o meno a una gara piuttosto che a un’altra, ma anche l’entità e i contenuti delle offerte da formulare, in modo da permettere di volta in volta all’impresa della “cordata” individuata di aggiudicarsi l’appalto alle condizioni più favorevoli.

La costituzione di quelli che sono a tutti gli effetti da considerare cartelli alteravano di fatto l’esito delle gare, mettendo fuori gioco le imprese regolari e distribuendo gli appalti tra un numero ristretto di aziende d’accordo tra loro. L’attività investigativa ha permesso di accertare come si siano costituiti appositamente associazioni e raggruppamenti temporanei d’impresa che esistevano solo sulla carta, talvolta organizzati chiamando in causa ditte di piccole dimensioni e che operavano sul territorio dove si sarebbero dovuti svolgere i lavori, con l’assicurazione di un coinvolgimento nelle fase di assegnazione dei subappalti.

18 luglio 2017.Autovie Venete .Autostrada A4, cantieri terza corsia, conci, cartelloni stradali, cantiere sul Tagliamento, caselli autostradali, turismo, avvisi vs furti e abbandono animali, Alvisopoli..Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone
18 luglio 2017.Autovie Venete .Autostrada A4, cantieri terza corsia, conci, cartelloni stradali, cantiere sul Tagliamento, caselli autostradali, turismo, avvisi vs furti e abbandono animali, Alvisopoli..Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone


Materiali non a norma. Non solo. Alcune imprese sono accusate di aver messo a punto un vero e proprio sistema di “degrado programmato” delle infrastrutture: i lavori sono stati eseguiti al risparmio, con materiali non certificati e differenti da quelli previsti dai capitolati. Con un obiettivo: costringere gli enti appaltanti a bandire nuove gare per la riqualificazione delle superfici stradali ammalorate. Gare alle quali, ovviamente, si presentavano con concrete possibilità di spuntarla, anche presentando offerte in fase di gara dichiarando- secondo la Procura - dotazioni strumentali e logistiche di cui in realtà non erano in possesso.

Autostrade e aeroporti. In questa fase l’attività di discovery degli atti tocca praticamente tutti gli enti gestori della rete autostradale del Triveneto (Autostrade per l’Italia, Autovie Venete, Concessioni autostradali venete e le strutture commissariali per la Terza corsia della A4 e per la Pedemontana veneta), della viabilità extraurbana (Fvg Strade, Veneto Strade, Anas), le società di gestione degli aeroporti (Aeroporto Fvg spa, Aer Tre, Save, la società di gestione dello scalo di Verona, e di quello di Bologna), oltre alla Regione Fvg, l’Autorità portuale di Trieste il consorzio che gestisce il porto di Monfalcone.

«Siamo parti offese», la dichiarazione affidata a comunicati e agenzie da quasi tutte le società. I finanzieri hanno acquisito atti di gara anche in decine di Comuni di tutta la penisola, dal Veneto, alla Lombardia, passando per Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Abruzzo, Lazio, Sicilia e Sardegna. Ma pure Umbria e Marche: nel mirino degli investigatori anche la ricostruzione delle arterie danneggiate dal terremoto del 2016 e in particolare la Tre Valli, sulla quale è previsto un investimento da parte dell’Anas per 90 milioni di euro, la variante di Norcia e la galleria San Benedetto (due milioni). —


 

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